“Maggiore controllo preventivo alle attività di riavviamento degli impianti e l’attivazione da parte delle aziende di un sistema di comunicazione più efficace e tempestivo, in modo da poter dare informazioni immediate ai cittadini”. Queste le richieste avanzate dal sindaco di Priolo, Pippo Gianni, nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso il Palazzo Comunale della Città, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Christian Bosco, dei gestori degli stabilimenti e del responsabile delle relazioni esterne Isab, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dell’ufficio Ambiente. Nel corso della riunione il sindaco Gianni ha chiesto chiarimenti su quanto accaduto dal tardo pomeriggio del 19 giugno e per le successive 24 ore. Il gestore di Isab Nord – come già dichiarato durante il sopralluogo di ARPA richiesto dall’Amministrazione ed eseguito nel pomeriggio di ieri – ha spiegato che “il fenomeno di attivazione della torcia è legato al riavviamento dell’impianto CR27 e che le normali operazioni di messa in marcia dell’impianto si sono protratte per la presenza di piccole quantità d’acqua inaspettate sulla linea di carico”. “Tutto ciò – ha proseguito – ha comportato uno sfiaccolamento prolungato accompagnato da fenomeni di elevata rumorosità, dovuti all’immissione di vapore, operazione che costituisce un sistema di sicurezza che permette di evitare sovrapressioni nelle linee e l’abbattimento di fumi ed emissioni”. Il sindaco Gianni ha chiesto “un maggiore controllo preventivo alle attività di avviamento degli impianti, per ridurre al massimo la possibilità che si verifichino tali eventi e poter gestire meglio eventuali criticità”. Chiesta anche “l’attivazione di un sistema di comunicazione più efficace e tempestivo, anche per quegli eventi che possono creare allarmismo tra la popolazione residente pur non costituendo un reale pericolo, così da poter dare immediata informazione ai cittadini”. Navigazione articoli Parchi, fondi del Pnrr per catalogazione e tutela. Scarpinato: «Musei a cielo aperto da proteggere» Emergenza rifiuti. Dopo la chiusura della discarica di Lentini, la Regione cerca una soluzione