<Con l’uscita di Italia Viva dalla Giunta e soprattutto con la decisione politica assunta dal Pd provinciale e cittadino di cui abbiamo apprezzato il coraggio nel prendere le distanze in modo netto dall’amministrazione comunale, rompendo schemi e diatribe interne, il sindaco Italia e la sua amministrazione è apparsa per quello che come Art1 diciamo da tempo: una giunta  con  un profilo politico e progettuale confuso e indistinto>

E’ quanto affermano Pippo Zappulla, Ninni Gibellino e Antonino Landro, segretari regionale, cittadino e provinciale di ArticoloUno. <Per quanto ci riguarda non esistono questioni personali né con il Sindaco né tantomeno con gli assessori: Il rispetto per le persone infatti per noi rimane condizione irrinunciabile ma di affermare  una limpida e cristallina battaglia politica con al centro la città e i diritti dei  siracusani, di Siracusa oggettivamente in grave difficoltà e che arretra in ogni settore e ambito>.

Per i tre dirigenti di Articolo Uno <la verità inconfutabile, che nessuna coltre di nebulosa polemica strumentale può annebbiare, è quella di una giunta che nasce, cresce e si sviluppa con il culto del personalità del sindaco che usa i partiti e la politica per rafforzare se stesso. Un modo di procedere che lo ha portato a precari se non inesistenti rapporti anche con i partiti che lo hanno sostenuto,  con una giunta che si è retta e regge  sull’attivismo di  alcuni  assessori e sulla inopinata e surreale  autoeliminazione del consiglio comunale>.

<Oggi si può aprire una fase nuova che può avere sviluppi importanti e positivi per la città – prevedono Zappulla, Gibellino e Landro – Pensiamo, pertanto, giunto il tempo di insediare il Coordinamento delle forze politiche e dei movimenti che si richiamavano a vario titolo al centrosinistra con il pieno coinvolgimento del M5s. Per definire nel merito un’opposizione costruttiva per quel che resta della legislatura, e per costruire da subito un’alleanza e un  progetto per la città capace di presentare alla scadenza idee, proposte e nomi di assoluto prestigio e credibilità>.

 A scanso d’ogni possibile polemica strumentale, i segretari regionale, cittadino e provinciale di ArticoloUno specificano che <limite dell’attuale giunta non è quello di essere di  sinistra come maldestramente talvolta ci capita di leggere, ma esattamente all’opposto: questa amministrazione, pur avendo dentro alcuni esponenti  di valore, non sta portando avanti un chiaro progetto di svolta progressista della città. E’ per evitare di consegnare alla destra il prossimo governo della città che bisogna avviare da subito un nuovo progetto per Siracusa>.

Da qui l’auspicio di <un’opposizione costruttiva e unitaria del centrosinistra per dire, senza alcuna difficoltà, che sosteniamo con forza e convinzione la candidatura di Siracusa come capitale della cultura del 2024, per dire che condividiamo con Italia le battaglie per i diritti civili ma per denunziare al contempo i limiti e gli errori che si stanno accumulando nella politica dei trasporti, della viabilità e delle attività e impianti sportivi, nelle politiche sociali, nella gestione di Ortigia e nell’abbandono dei quartieri periferici, per dire che la gestione dei rifiuti e del servizio idrico non va proprio. Per contestare l’assenza sostanziale dell’amministrazione sulle grandi questioni del lavoro, dell’ambiente e del futuro delle attività industriali. Per chiedere infine al sindaco Italia di prendersi la responsabilità di seguire, senza  colpevoli pause ed incomprensibili equivoci, l’immensa e fondamentale questione salute, sicurezza, lotta al  Covid e nuovo ospedale>.

Zappulla, Gibellino e Landro affermano di non essere nemmeno sfiorati <dal dubbio di intese con la destra (per la verità non abbiamo letto e sentito da nessuno  proposte in tal senso) contro l’amministrazione attuale e per il futuro della città. Perché Siracusa, una città di più di 100 mila abitanti, non può essere governata come pur importanti ma dimensionate comunità. Perché ad ogni problema ci sono diverse risposte e soluzioni possibili  e per noi esiste ancora una visione economica e sociale di sinistra e una di destra>.

Semmai <si può provare a fare qualcosa con tutte le forze politiche, professionali, sociali ed economiche> propongono i vertici di Articolo Uno – Insediare una sorte di Consiglio Comunale Straordinario che discuta della città, delle sue esigenze, dei suoi bisogni, delle scelte da assumere, dei finanziamenti da conquistare>. Insomma una sede e un organismo che <sostenga o critichi le scelte della giunta e che non rinunzi ad avanzare idee e proposte. Il Comitato che è stato costituito per la richiesta di capitale della Cultura nasce infatti finalizzato a quell’obiettivo e non potrà certo sostituire il vulnus pesante  di partecipazione, di progettazione e di democrazia>.

La proposta è <tornare a proporlo come strumento e laboratorio di democrazia e di partecipazione dell’intera città, e non solo delle forze politiche: perché – spiegano Zappulla, Gibellino e Landro – una città bellissima ma complicata come Siracusa non può permettersi il lusso di non avere il massimo organismo di vigilanza e di indirizzo e nessun luogo di confronto pubblico e trasparente>. Una proposta che <avevamo avanzato al sindaco come è naturale che fosse – rivelano il segretario regionale, quello cittadino e  quello provinciale di Articolo Uno –  ma Italia p non ha ritenuto di assumere  una iniziativa che gli avrebbe fatto onore e al contempo  qualificato la democrazia della città; ma nessuno impedisce di realizzarlo a prescindere dall’amministrazione e dal sindaco: può essere  il primo atto di una comunità che sceglie di riappropriarsi del suo futuro e della sua gestione>.

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