L’Infiorata come Patrimonio immateriale dell’Unesco, l’idea è stata rilanciata dal sindaco
Corrado Bonfanti durante i lavori dell’assemblea annuale dell’associazione nazionale delle infiorate
artistiche InfiorItalia, svoltasi nel weekend a Noto.
«Una proposta su cui siamo sempre più convinti di voler lavorare – ha detto Bonfanti
durante l’assemblea – e che deve diventare un percorso da condividere con tante altre città ed
associazioni che si impegnano nella valorizzazione delle arti effimere. Sappiamo che non sarà
facile, ma riteniamo possano esserci tutti i presupposti per impegnarci in questa direzione:
l’Infiorata è espressione e conoscenza di tante realtà che condividono un importante patrimonio
culturale da conservare per le generazioni future».
L’assemblea annuale, la 30^ da quando è nata InfiorItalia, è stata organizzata
dall’associazione Maestri Infioratori di Noto presieduta da Oriana Montoneri ed ha visto giungere
in Sicilia le delegazioni di oltre 20 città, tra cui quelle di Alatri (Frosinone), Genzano (Roma),
Bracciano (Roma), Pietra Ligure (Savona) ed anche una proveniente dalla Polonia.
I lavori in Sala Gagliardi sono stati aperti dall’assessore alla Cultura Frankie Terranova e
conclusi dal sindaco Corrado Bonfanti. C’è stato spazio anche per la performance dei figuranti in
abiti d’epoca dell’associazione Corteo Barocco e per il collegamento video da Buenos Aires con il
documentarista italo-americano Eduardo Carbone.

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