Ieri, Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Augusta, hanno svolto delle immediate indagini di polizia giudiziaria, scaturite da un altro caso di maltrattamenti in famiglia, perpetrati dal convivente, nei confronti di una donna (classe 1981) e della propria figlia.

Gli investigatori effettuavano delle perquisizioni in un garage nella disponibilità dell’uomo e nell’auto dello stesso, che per altro è già noto alle forze di polizia ed è attualmente irreperibile, onde scongiurare che quest’ultimo possedesse armi. In effetti nel garage la perquisizione consentiva di rinvenire e sequestrare un fucile a canne mozze (di provenienza furtiva), 3 scatole di cartone contenenti cartucce a pallettoni e tre scatole contenenti cartucce per pistola cal. 6.35 marca Fiocchi, ed uno scooter Honda di provenienza furtiva.  Nell’auto gli Agenti trovavano e sequestravano tre pistole, (una semiautomatica, con matricola abrasa cal. 9, dotata di relativo munizionamento,  una cal. 38 special con relativo munizionamento, una giocattolo semiautomatica senza tappo rosso) nonché 10 panetti di hashish, due buste di marijuana, della cocaina ed infine numerosi gioielli di presunta provenienza furtiva.

Come in altre circostanze dello stesso tenore, e come già registrato ieri in occasione di un intervento delle Volanti della Questura di Siracusa, gli Agenti del Commissariato di Augusta, specializzati a trattare eventi del genere, hanno fornito alla donna tutti i supporti giuridici e pratici necessari.

Si è attivato anche in questo caso il cosiddetto progetto “EVA” (acronimo di Esame Violenze Agite) un protocollo per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere in caso di primo intervento degli addetti al controllo del territorio, attraverso la elaborazione di una “Processing Card” composta di schede che i poliziotti devono compilare ed inserire negli archivi informatici di polizia quando intervengono a seguito di segnalazione di violenza di genere.

Infine, gli Agenti del Commissariato hanno debitamente informato la vittima sui suoi diritti ed hanno provveduto a metterla in contatto con un centro antiviolenza.

L’uomo è attivamente ricercato.

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