“È mia intenzione, prendere parte alle prossime interlocuzioni tra l’amministrazione comunale di Augusta e la Soprintendenza  per comprendere lo stato dei fatti e le possibili strade da seguire per valorizzare i beni culturali presenti ad Augusta”. Queste le prime parole del deputato nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra al termine della seconda tappa del tour dei “Beni Culturali” che dopo Pachino ha toccato nelle giornate di sabato e domenica scorsa il comune megarese. Di fatto si è passati da un luogo, come Marzamemi, esempio virtuoso dal punto di vista turistico, alla difficile realtà di Augusta, in cui i beni di maggiore attrazione risultano chiusi o visitabili solo in parte. Nei due giorni ad Augusta, oltre ad aver incontrato il locale Meetup e l’amministrazione comunale a 5Stelle guidata da Cettina Di Pietro, il capogruppo della XIV commissione Politiche dell’Unione Europea, insieme con il sindaco, i consiglieri comunali, l’assessore Giusy Sirena, il senatore Pino Pisani e alcuni attivisti e simpatizzanti del Movimento, si è recato a Megera Iblea, per poi andare al Castello Svevo, al Castello di Brucoli. “In tutti questi luoghi di grandissima rilevanza – evidenzia Scerra – sono state rilevate una serie di criticità, a partire dal loro stato di abbandono”. Molto particolare la vicenda del Castello Svevo, simbolo cittadino nella disponibilità della Regione, chiuso da anni alla fruizione della città e posto sotto sequestro nel 2016, a seguito di un’indagine della Procura di Siracusa. La soprintendenza aveva elaborato un piano di recupero diviso in due stralci, ma si attende ancora l’avvio dei lavori.

 

Discorso simile anche per il castello di Brucoli, per il quale Scerra vuole spingere per  la concessione da parte del Demanio, in modo da poter intervenire con azioni di recupero e per una gestione condivisa del bene da parte del Comune anche in collaborazione con associazioni locali. Infine si è posto l’accento anche sull’Hangar per dirigibili, complesso di alta ingegneria industriale, e sul poligono di punta Izzo, per i quali Scerra, ha convenuto con l’amministrazione comunale, sull’opportunità di percorrere soluzioni che possano permettere un’ampia fruizione delle due aree alla cittadinanza.

 

 

 

 

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