“La Regione verifichi la consistenza del debito fiscale e della propria capacità di compensazione annua mediante modello F24 e proceda a stipulare, con uno o più istituti di credito specifici, contratti di durata pluriennale che prevedano l’acquisto annuale di crediti relativi a Superbonus 110% e 90% e Sismabonus dagli stessi istituti di credito, limitatamente alle rate dei suddetti crediti immediatamente utilizzabili in compensazione con modello F24 nel corso dello stesso anno”. Dopo averlo anticipato con un Ordine del giorno, i deputati regionali di Fratelli d’Italia Carlo Auteri, Giorgio Assenza, Dario Daidone, Fabrizio Ferrara, Giuseppe Galluzzo, Giuseppe e Nicolò Catania, Marco Intravaia, Giuseppa Savarino e Giuseppe Zitelli hanno presentato un Disegno di legge contenente le misure di compensazione dei debiti fiscali attraverso l’acquisto dei crediti relativi ai bonus edilizi che sarà discusso in aula il prossimo martedì. Un’operazione finanziaria ritenuta utile per consentire alle imprese siciliane, che versano in una grave crisi di liquidità, di poter continuare ad operare salvaguardando i livelli occupazionali e le politiche di rinnovamento energetico messe in campo con gli interventi edilizi attuali.

“Grazie alla compensazione fiscale effettuata dalla Regione – spiega il deputato regionale Auteri, che per primo ha lanciato la proposta sui crediti d’imposta “incagliati” – si potrà consentire a migliaia di cittadini siciliani di procedere o proseguire alla riqualificazione energetica delle proprie abitazioni senza pesare sui bilanci regionali, e in questo modo sosteniamo le imprese del settore edile”.

La Regione Siciliana individuerà gli istituti di credito da cui acquisire il credito fiscale da bonus edilizi rispettando prioritariamente la percentuale di sconto su credito ceduto praticato dall’istituto bancario, maggiore capillarità di sportelli presenti sul territorio regionale e istituti di credito cooperativo a carattere regionale fondati in Sicilia. Il credito acquistato dagli istituti bancari deve provenire da interventi di riqualificazione effettuati nel territorio regionale e da imprese con sede operativa in Sicilia, assicurando una distribuzione uniforme per provincia rapportata alla rispettiva popolazione residente. La quota d’eccedenza derivante dal vantaggio economico ottenuto tra il valore nominale del credito acquistato e il controvalore reale, sarebbe utilizzata al 50% per l’istituzione di un fondo di garanzia denominato “Fondo circolazione crediti fiscali” finalizzato alla concessione di garanzie in favore di banche e intermediari finanziari abilitati all’esercizio del credito sul territorio regionale per finanziamenti agevolati strumentali a sopperire alle esigenze di liquidità delle imprese siciliane, e al 50% a copertura del disavanzo economico-finanziario della Regione.

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