E’ stata un’altra mattinata di dolore e di rabbia a Canicattini Bagni per la sepoltura di Laura Petrolito, la mamma di 20 anni, uccisa sabato sera con 16 coltellate da Paolo Cugno, in carcere e reo confesso del femminicidio. Il padre di Laura, Andrea Petrolito, che per una vita aveva cresciuto la ragazza, è stato sorretto dai fratelli, e dai nipoti. Scene strazianti. C’erano pure i cugini di Lauretta, gli stessi che ieri pomeriggio hanno portato a spalla il feretro per le vie del paese fino alla chiesa Madre.

I Carabinieri, invece, indagano dopo l’attentato di ieri pomeriggio, quasi in contemporanea con i funerali, contro la casa della famiglia Cugno. Una ritorsione contro il delitto fatta con una bottiglia incendiaria lanciata contro l’abitazione dei familiari di quel giovane che tutti hanno ribattezzato come un “mostro”. I militari dell’Arma sul posto, insieme ai vigili del fuoco, stanno cercando di identificare gli autori dell’attentato attraverso qualche telecamera di sorveglianza privata. Quelle gestite dal Comune, a quanto pare, non erano in funzione.

A meno di 24 ore dall’ultimo addio a Laura, Canicattini chiede pace, ma anche Giustizia per il gravissimo fatto di sangue. E’ un paese, però, che non vuole dimenticare Laura, quasi una figlia adottiva dell’intera comunità che sperava in un futuro migliore rispetto al suo triste passato.

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