Non si arresta la crescita dell’inflazione in Italia e, in particolare, in Sicilia. L’Isola, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, è la Regione italiana a pagare il prezzo più elevato a causa del caro vita. Una prospettiva che conferma l’andamento registrato negli ultimi mesi e che pone il territorio siciliano tra i più colpiti dall’aumento dei prezzi in diversi settori, dall’energia ai beni alimentari. In particolare, per i prezzi al consumo, la Sicilia ha registrato un’impennata del +14,4% tra settembre e ottobre 2022. Alle sue spalle si piazzano la Liguria (+13,8%) e la Sardegna (+13,6%). Il dato isolano supera ampiamente quello relativo alla media nazionale, che si piazza al +11,8%. Il “primato” negativo della Sicilia viene affermato anche dalle indicazioni provenienti le singole città capoluogo di provincia. Secondo l’Istituto di statistica, a gravare maggiormente sulle tasche dei cittadini sono ancora una volta i costi legati a elettricità, gas e combustibili solidi che fanno segnare un aumento del +46,4% tra settembre e ottobre 2022. In ascesa anche i prezzi dei beni alimentari (come carne, formaggi e pane) e dei tabacchi. “Ad ottobre – denuncia il Codacons – l’olio di semi è aumentato del 55,6%, lo zucchero del 38,8%, il riso del 30,7%, la pasta del 26,8%, la verdura del 25,1% (cavoli +30,7%, insalata +24,9%, pomodori +19,8%), la farina del 23,7%, le uova del 19%, il pollame del 17,9% e il pane del 16%. Ma i rincari record non finiscono qui: per viaggiare si spende il 40% in più sui voli nazionali, mentre i voli internazionali aumentano del 113,2%, quelli europei del 111%. Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Al Santuario incontro per la pace Ponte sullo Stretto, Salvini insiste: “Si farà e porterà 100mila posti di lavoro”