L’amministrazione comunale di Siracusa ha approvato un atto di indirizzo ufficiale in cui dichiara la sua disponibilità all’immediata riapertura di Castello Eurialo. La Giunta guidata da Francesco Italia è pronta a sottoscrivere apposite convenzioni con associazioni ambientaliste e culturali e con le guide turistiche della città per riconsegnare alla pubblica fruizione un monumento chiuso da tempo. Tutto questo in attesa che venga nominato il direttore ed il consiglio di amministrazione del nuovo parco archeologico di Siracusa, la cui autonomia è stata istituita formalmente dalla Regione più di un mese e mezzo fa. Ne ha dato notizia stamattina in conferenza stampa l’assessore alla cultura Fabio Granata, sottolineando come in base alla normativa vigente, la Regione abbia due mesi, da quando ha approvato il decreto che istituisce il parco archeologico, per la nomina del direttore. Il consigliere comunale Enzo Pantano, presente alla conferenza stampa, si è impegnato a presentare in aula una mozione sull’argomento. “La città – ha detto Granata durante l’incontro con i giornalisti organizzato insieme al movimento “Oltre” – ha già perso 75 milioni di euro in questi 15 anni di mancata autonomia del Parco archeologico di Siracusa e ha subito l’offesa di tenere chiuso il Castello Eurialo. Anche stamattina sono arrivati turisti da altre parti d’Italia che pensavano che il monumento fosse aperto per averlo letto sul sito della Regione. A malincuore, abbiamo dovuto dire loro che anche quanto riportato sul web era errato e questo significa che alla Regione non interessa assolutamente nulla di Castello Eurialo. Quando l’autonomia diventerà effettiva sarà possibile istituire delle navette che colleghino la Neapolis con Belvedere ma anche ipotizzare un’apertura notturna del monumento”

Carlo Castello ha ribadito la richiesta a nome delle guide turistiche, mentre il consigliere comunale Vincenzo Pantano ha assunto la responsabilità di presentare una mozione sull’argomento.

Infine l’intervento di Fausto Consiglio: “Il Castello è già stato colpito da un violento incendio l’anno scorso e lo stato di incuria in cui versa lo sottopone a grandi rischi con l’arrivo del caldo: il Nucleo di tutela archeologica dell’Arma faccia un’ispezione immediata e individui eventuali responsabilità dell’amministrazione regionale”. Presente anche Salvatore Corso, che ha ribadito la necessità dell’apertura immediato di un monumento che potrebbe creare ricchezza per un intero territorio.

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