– La gestione del cimitero e, in particolare, il problema del rinnovo delle concessioni dei loculi sono stati gli argomenti che hanno impegnato la maggior parte di un consiglio comunale che ieri sera ha concluso tutti i punti all’ordine del giorno. Sul tema principale, è stato approvato ad ampia maggioranza un atto di indirizzo che ha raccolto tre diversi documenti con i quali l’Assemblea chiede all’Amministrazione di annullare la delibera del 23 aprile sul rinnovo della concessioni e di installare un sistema di video sorveglianza. Su questo ultimo argomento, i consiglieri hanno approvato un altro atto di indirizzo proposto dal Movimento 5 stelle e che è stato votato a parte.

Inoltre l’Assise ha approvato altri due documenti: il primo sul rilancio del parcheggio “Von Platen” proposto da Andrea Buccheri; il secondo per l’istituzione di un ospedale di secondo livello presentato dal Chiara Catera.

 

I lavori sono stati aperti dal vice presidente dell’Assemblea, Michele Mangiafico (la presidente Moena Scala era assente), che ha comunicato la prematura scomparsa (avvenuta poche ore prima) dell’onorevole Nunzio Cappadona, in passato assessore e consigliere comunale. Il vice presidente ha invitato l’Aula a osservare un minuto di silenzio; poi ha preso la parola Cetty Vinci che ha tracciato un profilo dell’esponente politico e al termine dell’intervento c’è stato un applauso.

Nella fase delle comunicazioni preliminari, Curzio Lo Curzio ha sollevato il caso di un’area di via Agatocle, dove ci sono le tracce di un cantiere fermo da 3 anni, diventata una discarica. Salvatore Castagnino ha rimarcato le condizioni dell’aula priva di aria condizionata, ha fatto riferimento alla sentenza di ieri del Cga sul ricorso con il quale ha chiesto all’Amministrazione spettanze non versate che ammonterebbero a 10 milioni di euro, e ha parlato di modifiche nei gruppi consiliari non comunicate e che dimostrerebbero una “campagna acquisti” da parte della maggioranza. Il riferimento era, in particolare, a gruppo “Fuori sistema Siracusa” del quale è entrato a far parte Antonino Trimarchi.

Nelle repliche, il vice presidente Mangiafico ha chiarito che la scelta dell’Urban center come sede alternativa per i consigli comunali non è praticabile perché non sarebbe possibile effettuare le registrazioni; quanto alle modifiche nei gruppi consiliari, di supporre, in base alla informazioni in suo possesso, che le comunicazioni stanno per arrivare.

Il sindaco, Francesco Italia, invece ha risposto su via Agatocle, dicendo che il cantiere è bloccato perché gravato da un contenzioso e che sulla questione si è già mossa l’assessore al Decoro urbano, Giusy Genovesi. Il sindaco ha parlato anche della sentenza del Cga sulla Igm per dire che, in realtà, la decisione è favorevole al Comune in quanto stabilisce di rideterminare i criteri di quantificazione del presunto danno, cosa che dovrebbero ridurre l’entità delle pretese.

Infine ha preso la parola Franco Zappalà, chiamato in causa da Castagnino in quanto capogruppo di “Fuori sistema Siracusa”, che ha detto di avere saputo dai giornali del passaggio di Trimarchi. (SEGUE)

Approvati i verbali delle sedute precedenti, il vice presidente Mangiafico ha dato la parola ad Andrea Buccheri affinché illustrasse il secondo punto all’ordine del giorno, un atto di indirizzo sull’organizzazione del parcheggio “Von Plalten”, l’unico in città attrezzato anche per la sosta dei camper. Buccheri, primo firmatario dell’atto, ha evidenziato come l’area abbia un deficit di gestione che determina recensioni negative nei siti per camperisti e come si siano ridotti gli incassi del 20 per cento da quando è stata interrotta l’apertura per tutte le 24 ore. Il consigliere rileva inoltre che il Piano urbano delle mobilità sostenibile (Pums) e il Piano generale del traffico urbano (Pgtu) prevedano i parcheggi scambiatori e, dunque, ha avanzato quattro richieste: l’incentivazione delle fruizione notturna anche per i residenti; un collegamento con navette con piazza Pancali e, nel periodo delle Rappresentazioni classiche, con il Parco archeologico; la riapertura sorvegliata per 24 ore.

Il documento è stato approvato a maggioranza senza dibattito. Prima del voto, ha preso la parola il sindaco Italia che si è impegnato a risolvere al questione aggiungendo che sull’argomento si sono già tenute delle riunioni.

 

Tre erano i punti dedicati al cimitero. Il primo, sottoscritto da Chiara Ficara e Francesco Burgio, consisteva in un atto di indirizzo con il quale si chiedeva all’Amministrazione di approntare, a seguito degli atti vandalici dei mesi scorsi, un piano di controlli ricorrendo anche a un sistema di videocamere ai cancelli di accesso. La proposta è stata illustrata in aula da Burgio che ha evidenziato come in passato non siano mai stati spesi soldi per la sicurezza del camposanto e ha invitato l’Amministrazione a recuperare le somme non riscosse, facendo riferimento a 70 milioni di tributi a partire dal 2004 e i soldi per le utenze della Cittadella dello sport che il gestore non pagherebbe.

Il primo ad intervenire sulla relazione è stato Castagnino che ha condiviso la proposta e, come presidente delle commissione Bilancio, si è impegnato a creare un apposito capitolo in cui postare i fondi per la videosorveglianza non solo agli ingressi ma in tutto il cimitero. A favore dell’atto di indirizzo si sono detti Lo Curzio, Giuseppe Impallomeni, Gaetano Favara, Carlo Gradenigo, Zappalà e Salvatore Costantino, mentre Ferdinando Messina e Mauro Basile hanno chiesto di non limitare l’installazione delle videocamere ai soli ingressi. In tal senso, i due consiglieri, assieme a Castagnino, Federica Barbagallo, Alessandro Di Mauro e Giovanni Boscarino hanno presentato una integrazione.

Il documento di Burgio e Ficara è stato approvato a maggioranza; prima del voto ha preso la parola il sindaco Italia che, pur non nascondendo le cattive condizioni del cimitero, ha rivendicato le somme spese negli ultimi anni dopo un lungo periodo di mancate manutenzioni.

 

Il secondo punto sul cimitero, dedicato al problema dei loculi, è stato appena accennato dal proponente, Giuseppe Impallomeni, che ha accettato di non metterlo in discussione per integrarlo con quello successivo, primo firmatario Salvatore Castagnino e condiviso da numerosi altri consiglieri. Si trattava di un ordine del giorno per chiedere la convocazione di una seduta “urgente” sul problema della gestione complessiva del camposanto, documento che poi si è sostanziato in un atto di indirizzo contro le delibere di Giunta sul pagamento delle concessioni per i loculi; questi due provvedimenti sono stati poi integrati con la proposta di Messina e Basile sulla videosorveglianza interna.

Alla base dell’atto di Castagnino c’è la questione della retroattività, considerata illegittima, della norma dedicata ai loculi concessi (più di 11 mila) prima del 1996, data dell’entrata in vigore del regolamento e sui quali viene chiesto agli eredi di mettersi in regola. Sul punto sono intervenuti Vinci, che ha denunciato di non avere trovato atti istruttori sulla delibera del 23 aprile; Silvia Russoniello, che ha accusato l’Amministrazione di tartassare i cittadini; Basile, per il quale è indubbio che i rinnovi devono essere chiesti a partire dal 2021; Bonafede, che ha rivendicato la sua proposta di portare le concessioni da 25 a 35 anni bocciata dal Consiglio; Laura Spataro, per la quale l’Amministrazione sta solo applicando, per di più a prezzi più bassi e con agevolazioni, ciò che avviene in tutte le altre città; Ezechia Paolo Reale che ha parlato di provvedimento ingiusto emesso senza tenere conto delle prerogative del Consiglio; Zappalà, che ha chiesto chiarimenti sugli effetti dell’atto di indirizzo; e Michele Buonuomo, per il quale è giunto il momento di mettere mano alle  cattive condizioni del cimitero.

A difendere l’operato dell’Amministrazione è stato l’assessore a Servizi cimiteriali, Alessandra Furnari che, pur ammettendo la difficoltà della procedura per la mancanza di atti concessori sui loculi affidati prima del ’96, ha sostenuto la legittimità delle delibere basata sullo studio della normativa e della giurisprudenza del Consiglio di Stato. Non c’è, ha detto, da parte del Comune alcun atteggiamento vessatorio poiché è stato sempre detto che non ci saranno estumulazioni in danno di chi non paga se prima non saranno contattati gli eredi.

Prima di passare al voto, il dibattito si è concluso con Federica Barbagallo, che ha evidenziato il mancato rispetto nella vicenda del consiglio comunale e l’alto costo delle concessioni, e con Carlos Torres che ha fatto riferimento a sentenze di senso opposto a quelle indicate dell’assessore.

 

Ultimo punto, la proposta di delibera sul nuovo ospedale, illustrata da Chiara Catera come prima firmataria, per chiedere alla Regione le conferma dell’Umberto I come struttura di secondo livello manifestando la disponibilità, se la richiesta fosse accolta, a individuare un’area diversa dalla Pizzuta. Catera, nella sua richiesta, fa notare come il comprensorio Catania-Siracusa-Ragusa abbia i numeri per chiedere tre nosocomi di secondo livello e come questi siano ad oggi tutti concentrati nel solo capoluogo etneo. La consigliera ha argomentato sottolineando come Siracusa e Ragusa formino un bacino di utenza di 725 mila abitanti ma la nostra provincia, già insufficiente per numeri di posti letto, vive situazioni di rischio legate alla presenza del petrolchimico e alla sismicità dell’area. Inoltre essa è quella con il maggior numero di “viaggi della speranza” nel resto d’Italia per la cura di malattie oncologiche, con una spesa che si aggira attorno ai 45 milioni di euro a carico dell’Asp. Il documento è stato approvato senza dibattito.

Conclusi gli argomenti all’ordine del giorno, il vice presidente Mangiafico ha dichiarato chiusa la sessione.

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