Con l’approvazione di 4 dei 5 punti all’ordine del giorno, si è chiusa la sessione consiliare di mercoledì, presieduta dal vice presidente Michele Mangiafico. L’ultimo punto, quello riguardante la “Modifica e l’integrazione del Regolamento sulla tassa di soggiorno”, sarà inserito come nuovo argomento della seduta convocata per mercoledì 17 aprile alle 18.

In apertura dei lavori, le comunicazioni dei consiglieri Giuseppe Impallomeni sul “Parco degli iblei”, definito un “Colpo di mano della Regione per le conseguenze che avrà sull’economia delle province del sud est”. Impallomeni ha presentato una mozione per un dibattito al prossimo Consiglio. L’altra comunicazione, di Cetty Vinci e Salvatore Castagnino, sui ritardi e sulla modalità di predisposizione degli strumenti finanziari, anche alla luce di una comunicazione dei Revisori dei Conti “Non dovuta al Consiglio, così come invece fatto dall’organismo” hanno sottolineato i due consiglieri.

 

E’ toccato a Ferdinando Messina, primo firmatario insieme a Paolo Reale, illustrare l’atto di indirizzo con il quale si invita il Sindaco, ad “attivarsi presso il Governo Nazionale per consentire la prosecuzione della trasmissione radiofonica delle sedute dei lavori parlamentari da parte di Radio Radicale mediante la proroga del vigente regime convenzionale con il Centro di Produzione Spa”; e il Presidente del Consiglio comunale ad “inviare il documento alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza del Partito Radicale e alla redazione di Radio Radicale”.

La legge di bilancio 2019 dimezza la Convenzione tra l’emittente e il Mise, che risale al 1994 quando Radio Radicale vinse una regolare gara per seguire le trasmissioni delle sedute del Parlamento italiano. Dal prossimo 20 maggio, l’emittente, a seguito dei tagli, non potrà più assicurare questo servizio. L’atto di indirizzo ricorda la funzione svolta da Radio Radicale il cui palinsesto “ruota intorno ai lavori del Parlamento del quale è riuscita a trasmetterne circa il 60%” e a quelli di altre Istituzioni”. La società, oltre alla radio, offre anche il servizio “di videoparlamento ed un fornitissimo archivio, enorme giacimento culturale costituito da oltre 540mila registrazioni, 102mila interviste, 23.500 udienze dei più importanti processi degli ultimi due decenni, 3.300 giornate di congressi di partiti, associazioni o sindacati, 32mila dibattiti e presentazioni di libri, 6.900 comizi e manifestazioni, 22.600 conferenze stampa e più di 16.100 convegni”. “Un passaggio importante- ha detto tra l’altro Messina- che ci permette di parlare di libertà di informazione. Quello prospettato dal Governo appare un tentativo, che auspichiamo venga scongiurato, di ridurre gli spazi di libertà democratica in questo Paese, tanto più se si pensa al servizio pubblico svolto da Radio Radicale”. Prima della sua approvazione a maggioranza si è svolto il dibattito al quale hanno dato il loro contributo i consiglieri Reale, Castagnino, Zappalà, Gradenigo, Russoniello, Favara, Basile e Catera e l’assessore Moschella.

Il Consiglio ha successivamente approvato all’unanimità un atto di indirizzo, primo firmatario Paolo Reale che l’ha illustrato in aula, sul “Diritto alla conoscenza contro la Ragion di Stato”, una campagna internazionale che vede tra i suoi promotori anche l’ISISC, per affermare il diritto umano alla conoscenza come “diritto civile e politico del cittadino di essere attivamente informato su tutti gli aspetti relativi alla gestione dei beni pubblici durante l’intero processo decisionale, al fine di consentire la piena partecipazione al dibattito pubblico su tali beni”. L’atto di indirizzo prende lo spunto dai dati OSCE sulla fiducia dei cittadini nei confronti dei loro Governi, dato che per il nostro Paese si attesta attorno al 28%. “Tra le aree individuate per accrescere la fiducia – ha continuato Reale- ci sono la trasparenza e la partecipazione pubblica al processo decisionale. Il nostro Governo, insieme ad altri nel mondo, è stato impegnato dai rispettivi Parlamenti a farsi promotori presso le Nazioni Unite di un’azione finalizzata a codificare a livello universale il nuovo diritto umano alla conoscenza”.  Con l’atto approvato, si delibera di “sollecitare il Presidente della Repubblica, quello del Consiglio ed il ministro degli Affari esteri a proseguire l’azione in sede Onu verso lo Stato di Diritto ed il Diritto alla Conoscenza contro la Ragion di Stato; e di invitare l’Ars, dove è in trattazione un apposito disegno di legge, di tenere conto degli sviluppi scientifici e giuridici di questo Diritto in fase di elaborazione dello strumento normativo sulla trasparenza amministrativa”.

Il terzo punto approvato è l’atto di indirizzo della II Commissione, illustrato in aula dal suo presidente Pamela La Mesa, sulla “Comunità alloggio” di via Lazio. Partendo dal parere reso dal settore Territorio in merito alla sussistenza dei requisiti di legge, l’atto “Impegna l’Amministrazione a confermare la destinazione dell’immobile all’uso di comunità alloggio. E ad affidare in gestione il servizio ad ente del terzo settore che presenti i necessari requisiti, attraverso una procedura di selezione pubblica che tenga conto, nella quantifdicazione dei costi, della necessità di integrazione dell’assistenza rispetto agli standard regionali della comunità alloggio per inabili, al fine di garantire il livello di sicurezza e tutela degli ospiti già in carico”. Nel dibattito che ne ha preceduto l’approvazione, sono intervenuti i consiglieri Vinci, Bonuomo e Di Mauro che ha proposto una “raccomandazione” del Consiglio all’Amministreazione perchè nel nuovo bando sia tutelata la posizione occupazione dei lavoratori attualmente impiegati nel servizio.

 

 

Ultimo punto approvato un atto di indirizzo, primo firmatario il consigliere Federica Barbagallo, che impegna l’Amministrazione ad estendere anche al mese di luglio il servizio di acquisto dei voucher per gli asili nido 0-3 anni. “L’originario avviso pubblico- ha detto Barbagallo- faceva riferimento ad un servizio della durata di 5 mesi, dall’1 febbraio al 30 giugno. Atteso che però lo stesso ha avuto inizio l’1 marzo, risultano delle economie che possono permettere l’estensione del servizio a tutto il mese di luglio, venendo quindi incontro alle esigenze di tante famiglie siracusane”. Come emerso a seguito della comunicazione scritta da parte del dirigente del settore, Loredana Caligiore, nei giorni scorsi l’Autorità di Gestione del “Programma nazionale dei servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti” aveva già comunicato il differimento al 30 giugno del 2020 del termine per il completamento dell’erogazione dei servizi compresi all’interno dei Pac.

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