Il consiglio comunale, riunito stamattina in seconda convocazione dopo che ieri era mancato il numero legale, ha approvato stamattina due regolamenti: quello sui contributi economici allo sport e quello relativo alle sanzioni pecuniarie sugli immobili colpiti da ordinanza di demolizione perché non conformi o privi di concessione edilizi. Rinviati a una nuova sessione, perché è caduto il numero legale, un piano di lottizzazione per 5 villette da realizzare nei pressi di via Monterosso Almo e una richiesta di consiglio comunale sul piano di utilizzazione del demanio marittimo, proposta da Salvo Sorbello e firmata da altri 8 consiglieri.

Il regolamento sui contributi economici allo sport è stato affrontato dopo il no dell’aula alla proposta di rinvio avanzata da Antonino Trimarchi. Il consigliere aveva chiesto la trattazione del punto in un’altra seduta perché nel fascicolo mancavano gli emendamenti della commissione consiliare competente che, però, non aveva concluso l’esame del provvedimento. Su questa richiesta, respinta stamattina a maggioranza, lunedì era venuto a mancare il numero legale.

La discussione, dopo la relazione sul provvedimento dell’assessore alle Politiche sportive, Pierpaolo Coppa, si è concentrata sui singoli articoli0. Secondo la formulazione licenziata dall’Aula, i beneficiari dei contributi saranno le associazioni e le società dilettantistiche iscritte al Coni che conseguano “risultati agonistici di eccellenza” o che promuovano progetti di innovazione e inclusione sociale, riconoscendo lo sport come strumento di formazione e socializzazione. Il sostegno può essere concesso anche per sostenere la partecipazione a manifestazioni nazionali e internazionali nella stagione precedente. La prima stesura prevedeva la concessione di aiuti economici anche a singoli atleti, ma questa soluzione è stata cassata dall’aula con l’accordo dell’assessore alle Politiche sportive, Coppa.

I beneficiari dei contributi devono svolgere attività a Siracusa, devono essere legalmente riconosciuti da almeno un anno, devono operare senza fini di lucro; inoltre devono promuovere discipline olimpiche o paraolimpiche. I contributi sono facoltativi e non danno diritto di continuità. I beneficiari non devono essere condannati per illecito sportivo, per uso di sostanze dopanti e non devono essere stati sanzionati con squalifica, inibizione o radiazione oppure sospesi in via cautelare nei 5 anni precedenti la pubblicazione dell’avviso.

Grazie a due emendamenti di Salvatore Castagino, è stato previsto: che tra i criteri per l’erogazione degli aiuti ci sia anche la convocazione, oltre che di atleti, di tecnici, allenatori e maestri in rappresentative nazionali; che nella fase dei controlli, le eventuali violazioni del regolamento, oltre a comportare la decadenza dal contributo e una sanzione pecuniaria, sarà segnalata alla federazione di appartenenza e al Coni.

Concluso l’esame, il presidente a messo ai voti la proposta emendata che è passata all’unanimità.

È stato, invece, approvato a maggioranza il regolamento sulle misure pecuniarie per gli immobili colpiti da ordinanza di demolizione per violazione edilizia. Lo strumento, ha spiegato nella relazione il dirigente del settore Pianificazione ed edilizia privata, Emanuele Fortunato, è stato redatto in esecuzione della legge 164 del 2014 (la cosiddetta Sblocca Italia), che obbliga i Comuni a imporre le sanzioni. Le multe vanno da un minimo di 2 mila a un massimo di 20 mila euro e vanno comminate in maniera retroattiva con la data in pubblicazione della legge. Fermo restando l’importo minimo, se la violazione ha comportato un aumento della superficie  dell’immobile, l’ammontare si determina moltiplicando la misura eccedente per 600 euro; se è stata superata la cubatura, i metri cubi in eccesso si moltiplicano per 200 euro. Se l’aumento è stato tanto della superficie quanto della cubatura, la sanzione è pari al maggior importo dei due valori. Infine, se l’edificio è stato realizzato in aree a rischio idrogeologico, la sanzione è sempre di 20 mila euro.

Le somme incassate devono obbligatoriamente andare a costituire un fondo da destinare esclusivamente alla demolizione degli immobili abusivi e al ripristino dei luoghi.

Il regolamento è passato senza emendamenti. La discussione in aula si è concentrata su una questione procedurale perché il provvedimento è giunto privo del parere della commissione Urbanistica, circostanza criticata da Sorbello, Castagnino e Simona Princiotta.

Il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, ha spiegato che comunque la proposta era trattabile perché il parere non è obbligatorio. Francesco Pappalardo, componente della commissione Urbanistica, ha spiegato che l’esame dell’atto era stato avviato ma non concluso in tempo utile perché i lavori sono stati assorbiti dalle linee guida al piano regolatore generale, discusse ieri in Consiglio.

 

Il voto finale ha visto l’astensione dei soli Sorbello e Castagnino.

Dopo l’approvazione da parte dell’Aula, l’assessore ai Lavori pubblici, Alfredo Foti, ha manifestato la sua soddisfazione. “L’Amministrazione – ha detto – adesso dispone di uno strumento in più per combattere l’abusivismo e per affermare la legalità. Il regolamento è una tutela per i cittadini onesti costretti a subire la prevaricazione di chi vuole imporre la legge del più forte. Inoltre – ha concluso – si creerà un fondo per le demolizioni, cioè per la tutela della costa e del territorio in generale”.

Subito dopo ha preso la parola Sorbello che, anche a nome di Castagnino, ha detto che la loro astensione non era stata dettata dalla non condivisione dei contenuti del regolamento ma dalle perplessità sull’iter, per l’assenza del parere della commissione Urbanitica, e sulla retroattività delle sanzioni.

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