A conclusione dell’attività ispettiva intrapresa nelle decorse due settimane, con il supporto dei Militari del Comando Provinciale di Siracusa e d’intesa con il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, i Carabinieri del N.I.L. hanno eseguito 11 accessi ispettivi in altrettante aziende operanti nei settori edile, con particolare attenzione agli appalti pubblici ed ai cantieri lavoro per disoccupati, ristorazione (bar-ristoranti), commercio e panifici, al fine di arginare il dilagante fenomeno del lavoro nero, del caporalato, delle violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e delle violazioni in materia di prevenzione del contagio da COVID-19. A seguito dei controlli operati in numerosi Comuni della Provincia di Siracusa, sono stati individuati 16 lavoratori in nero, nel corso dei controlli in cantieri edili, bar-ristoranti, panifici, aziende agricole e strutture ricettive. Durante un accesso ispettivo all’interno di un bar sito nella zona alta della città di Siracusa, si è reso necessario l’intervento del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (S.I.A.N.) dell’ASP di Siracusa, con il quale si è provveduto a sospendere l’attività del laboratorio di pasticceria del predetto BAR a causa delle scarse condizioni igienico-sanitarie e a porre sotto sequestro numerosi alimenti ivi presenti, perché scaduti o in cattivo stato di conservazione. Il legale rappresentante della società è stato anche deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà. All’interno dello stesso BAR è stato deferito in stato di libertà alla competente A.G. anche un secondo soggetto, impiegato in nero, pur essendo percettore di “reddito di cittadinanza”. Nei confronti di 6 delle suddette aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere impiegato “in nero” più del 20% della forza lavoro. Nei confronti di 8 datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, conseguenti al non aver dotato i propri dipendenti di cinture di sicurezza nelle lavorazioni con pericolo di caduta dall’alto, a varie irregolarità inerenti i ponteggi, installati senza la preventiva autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Si è inoltre verificato che 7 delle aziende ispezionate non rispettavano le misure anti-COVID: alle stesse sono state pertanto contestate numerose violazioni sia penali sia amministrative per aver omesso di fornire i D.P.I. ai dipendenti (mascherine, guanti, etc.), per la mancata redazione del protocollo aziendale anti COVID-19, per la mancata costituzione del Comitato Aziendale per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione, per la mancata o inidonea affissione dei dépliant informativi, per il mancato rispetto delle distanze interpersonali, etc. Per tutte tali le aziende è stata richiesta al Prefetto di Siracusa l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività. Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 121.800,00 euro e le ammende contestate, invece, a oltre 45.000 euro. I controlli dei Militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro proseguiranno al fine di prevenire il ricorso a manodopera occupata in violazione di legge e contrastare infortuni sul lavoro e al fine di verificare l’applicazione della normativa in materia di prevenzione contagio da COVID-19 nei diversi settori produttivi, specialmente quelli del settore edile e del settore agricolo.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli FLORIDIA. UBRIACO COLPISCE CON UN PUGNO UNA BARISTA CHE SI RIFIUTA DI SERVIRGLI UNA BEVANDA ALCOLICA: PANICO IN CENTRO Canicattini Bagni aderisce alla giornata nazionale sulla Sla