La Sicilia, da oggi, dopo quasi sei settimane di “giallo” torna bianca come il resto d’Italia. L’annuncio è stato dato ieri sera su Facebook dal ministro della Salute Roberto Speranza: “Ho appena firmato l’ordinanza che riporta la Sicilia in area bianca”. La notizia, peraltro, era stata anticipata ieri proprio da Speranza all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ne aveva parlato nella conferenza stampa di presentazione del nuovo bollettino settimanale sull’andamento della pandemia nell’Isola. Ma il passaggio in zona bianca coincide con una notizia non troppo confortante. La Sicilia, infatti, torna in testa ai contagi giornalieri, al secondo posto con 338 c’è il Veneto. Gli attuali positivi sono 11.198 con una diminuzione di 582 casi. I guariti sono 1048 mentre si registrano altre 3 vittime che portano il totale dei decessi a 6.880. Intanto il Comune di Francofonte, in provincia di Siracusa, continua a essere l’unica “zona arancione” in Sicilia. Sempre ieri sera Musumeci, ha infatti firmato un’ordinanza che conferma la proroga di una settimana, fino a mercoledì 13 ottobre compreso, delle misure di contenimento antiCovid nel Comune, così come richiesto dal Dasoe.

Sul fronte ospedaliero sono 405 i ricoverati, 10 in meno rispetto a ieri mentre in terapia intensiva sono 40, cinque in meno rispetto a ieri.

Sul fronte del contagio nelle singole province si segnalano Catania con 298 casi, Siracusa 50, Palermo 42, Caltanissetta 18, Messina 15, Agrigento 15, Trapani 13, Ragusa 10, Enna 8.

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In zona bianca le regole e misure meno stringenti, rispetto a quelle in zona gialla. Con il cambio di colore resta il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina al chiuso, mentre all’aperto soltanto in alcune precise circostanze. In zona bianca, le mascherine non vanno dimenticate. Devono essere obbligatoriamente indossate in tutti i luoghi chiusi diversi dalla propria abitazione, compresi i mezzi di trasporto pubblico (aerei, treni, autobus), tranne quando si è in presenza soltanto di persone conviventi. Devono, inoltre, essere obbligatoriamente indossate all’aperto: in tutte le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o siano possibili assembramenti o affollamenti (per esempio quando si è in coda o ci si trova in un mercato o in una fiera); negli spazi all’aperto delle strutture sanitarie; in presenza di persone delle quali si conosca una alterata funzionalità del sistema immunitario.

Eventi e green pass

Gli ospiti di matrimoni, battesimi e comunioni dovranno esibire il green pass, salta il limite di 4 persone al tavolo al ristorante, sì a docce in piscine e palestre, ristoranti via libera totale.

Per tutti gli altri nuovi obblighi relativi alla certificazione verde, non cambia nulla.

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