Dieci minuti di applausi e un’ora e quaranta minuti di risate questa sera al Teatro Greco di Siracusa per il debutto di Lisistrata di Aristofane. La commedia diretta da Tullio Solenghi è la terza produzione della Fondazione Inda per la Stagione 2019 dopo il grande successo ottenuto con Elena di Euripide e Le Troiane di Euripide.

Il testo, rappresentato per la prima volta ad Atene, alle Lenee del 411 avanti Cristo, ha come protagonista Lisistrata e la sua decisione di convocare le donne della Grecia convincendole a mettere in atto uno sciopero del sesso con l’obiettivo di costringere gli uomini a firmare la pace e porre fine alla guerra. Lo spettacolo ha uno dei suoi punti di forza nella scelta del regista di restituire la multietnia e il dialetto che, come sottolineato da Solenghi “è un aspetto meraviglioso e del nostro paese”. Grandi applausi anche per Massimo Lopez, nei panni di Pedasta, che nel suo cammeo ha spaziato da “My Way”, il celebre brano interpretato da Frank Sinatra, a una telefonata con Aristofane. A chiudere la commedia un momento di grande riflessione con Elisabetta Pozzi, splendida interprete di Lisistrata, che ha recitato un testo scritto da Simone Savogin e tratto da “Scriverò finche avrò voce”, edito da Tre60.

Lisistrata è la prima vera eroina dell’emancipazione femminile – sono le parole di Solenghi – mi riferisco all’occupazione dell’Acropoli da parte da parte delle donne, atta a confiscare i mezzi finanziari per proseguire la guerra, ma che di riflesso ci mostra un primo intrepido esempio di governo al femminile. Fatto assolutamente non trascurabile se collocato nella Grecia del V secolo avanti Cristo quando lo Stato era organizzato con una netta distinzione di ruoli tra l’elemento maschile e quello femminile. Lisistrata è grande anche e soprattutto per questo, perché con la sua geniale risoluzione riesce a sovvertire, pur se temporaneamente, questo rigido establishment esibendo per la prima volta una sorta di salutare universo capovolto”.

A interpretare questo personaggio indelebile è Elisabetta Pozzi. Nel cast della commedia oltre a Solenghi che sarà Cinesia, Elisabetta Pozzi e Massimo Lopez anche Federica Carruba Toscano (Cleonice), Giovanna Di Rauso (Mirrina), Viola Marietti (Lampitò), Vittorio Viviani (Dracete), Totò Onnis (Strimodoro), Mimmo Mancini (Filurgo), Tiziana Schiavarelli (Stratillide), Simonetta Cartia (Nicodice), Silvia Salvatori (Calice), Federico Vanni (il commissario), Margherita Carducci (una donna corinzia), Giulia Messina (una donna beota), Roberto Alinghieri (Didascalio) Giuliano Chiarello (ambasciatore spartano insieme a Gabriele Manfredi e Roberto Mulia), Franco Mirabella che oltre a essere l’interprete dell’oracolo e uno degli ambasciatori ateniesi insieme a Riccardo Livermore e Andrea Di Falco). In scena anche gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, sia della sezione Giusto Monaco che della Fernando Balestra. La traduzione del testo di Aristofane è di Giulio Guidorizzi, le scene e i costumi di Andrea Viotti, le coreografie di Paola Maffioletti, light designer è Pietro Sperduti, Marcello Cotugno è collaboratore alla regia e curatore musicale.

La commedia sarà allestita anche al Curium ancient theatre di Cipro, il 12 e 13 luglio, nell’ambito dell’International Festival of Ancient Greek Drama.

 

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