È giallo sulla tragica morte di Vincenzo Cancemi, pachinese di 41 anni, trovato privo di vita in contrada Lettiera a Marzamemi, lo scorso 28 aprile, intorno alle ore 19. L’uomo, molto noto e altrettanto stimato a Pachino come a Portopalo di Capo Passero per via del suo lavoro, potrebbe non essersi tolto la vita. Non a caso gli elementi raccolti sul luogo del ritrovamento del corpo sarebbero ancora al vaglio delle forze dell’ordine. Cancemi, stando alle prime informazioni, si sarebbe impiccato ma è stato trovato col cranio fracassato. Sembra che Cancemi possa essere stato colpito da una spranga di ferro che gli avrebbe provocato la morte.

Qualche mese fa  Cancemi era rimasto coinvolto in una vicenda poco chiara, riguardante una lettera diffamatoria, diffusa in città. In questa lettera si faceva riferimento ad una serie di rapporti extraconiugali che avrebbero coinvolto persone di Pachino e Portopalo di Capo Passero. Tra le persone coinvolte, nella lettera si faceva anche il nome di Vincenzo Cancemi.

I carabinieri dovranno ora ricostruire la vicenda e scoprire se Cancemi si sia suicidato o se magari sia stato assassinato. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Siracusa sta svolgendo delle minuziosi indagini.

Il primo elemento al vaglio degli inquirenti scaturirebbe da alcune considerazioni che sarebbero state fatte da persone accorse nel luogo, dove due giorni fa è stato ritrovato il corpo dell’uomo, in contrada Lettiera, alle porte di Marzamemi. L’albero, infatti, sarebbe troppo basso per giustificare un’azione suicida. Ma non sarebbe questo l’unico elemento sufficiente a fare ipotizzare qualcosa di diverso dall’intenzione di togliersi la vita messa in atto da Cancemi. Ad attrarre l’attenzione degli investigatori sarebbe anche una vicenda, rimasta piuttosto oscura, risalente a pochi mesi fa e riguardante una lettera diffamatoria, oltremodo circostanziata. In questa lettera si faceva riferimento, in modo capillare, a una serie di rapporti extraconiugali che avrebbero coinvolto persone di Pachino e Portopalo. Tra gli uomini inseriti dall’anonima mano che ha scritto e divulgato minuziosamente la lettera-volantino c’era anche il nome di Vincenzo Cancemi. 

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I carabinieri non stanno scartando alcuna ipotesi, ascoltando parenti e amici dell’uomo, che svolgeva l’attività di tecnico riparatore di elettrodomestici, al fine di ricostruire i suoi ultimi giorni di vita. Il Pm di turno ha disposto l’autopsia sul cadavere, mentre il corpo non è stato restituito ai familiari della vittima.

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