L'Etna non si ferma, notte di fuoco e lava

Non si arresta l’attività parossistica sull’Etna. Una nuova fontana di lava è presente dal cratere di Sud-Est. Alle ore 18.30, di ieri, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato valori molto alti di tremore vulcanico così come alti sono stati gli eventi infrasonici. L’attività eruttiva a partire dalle 199 dal Cratere di Sud-Est si è gradualmente esaurita. La violenta fase esplosiva è accompagnata da due flussi lavici e da una nube eruttiva che, secondo stime dell’Ingv di Catania, ha già raggiunto 10 chilometri di altezza sopra il livello del mare e si disperde in direzione sud-est. Il personale Ingv Osservatorio Etneo ha riportato ricaduta copiosa di lapilli fino a 5-6 mm sulla località di Santa Tecla. Inoltre, la fontana di lava ha prodotto un trabocco lavico lungo il versante meridionale del Cratere di Sud-Est, che si è propagato in direzione Sud-Ovest. Nel versante orientale, si osserva tuttora il terzo flusso lavico che si è generato dalla bocca effusiva di quota 3050 m s.l.m. Alle 19 l’ampiezza del tremore ha raggiunto i valori massimi per poi cominciare una veloce diminuzione. Le ultime localizzazioni del tremore risultano in prossimità del Cratere Sud-Est ad una quota di circa 2800 m. s.l.m.. L’attività infrasonica è ad un livello alto localizzata al Cratere di Sud-Est. Durante la fase di fontana di lava le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni. L’ampiezza del tremore vulcanico è su valori alti con andamento in crescita. E’ stato emesso un bollettino di avviso per il volo (Vona) rosso, ma, al momento, l’aeroporto di Catania è operativo.

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