Treni ad alta velocità in Sicilia ma non in provincia di Siracusa. I Frecciabianca correranno da domenica prossima lungo la tratta Palermo-Catania-Messina. “La stazione di Siracusa – ricorda Luigi Cavarra, ex consigliere di circoscrizione Akradina – era stata costruita come stazione terminale della linea jonica Messina-Catania-Siracusa e, da allora, è stata sempre così, alla stessa maniera di Palermo per i treni a lunga percorrenza in arrivo e in partenza dalla Sicilia. Da qualche anno purtroppo è stata declassata e ora accogliamo i frutti amari di un disimpegno costante della classe politica aretusea. La storia è sempre la stessa: i nostri rappresentanti politici nazionali e regionali non sono capaci e non ci pensano neppure a battere i pugni per rivendicare le giuste istanze del territorio. Spetterà a noi, futura classe dirigente, il dovere dovere di interrompere questo silenzio assordante”.

Luigi Cavarra ricorda gli “scippi” del passato, a cominciare dallo sportello della Banca d’Italia e la perdita di autonomia della Camera di commercio (con Stefania Prestigiacomo che si è battuta per rimettere a posto le cose), ma anche le tante incompiute come l’Università. “E ora anche la stazione, passata da tempo ad un ruolo di secondo piano – prosegue l’ex consigliere di Akradina – senza che nessuno faccia nulla per provare a riportarla in auge”. Da qui l’invito rivolto al sindaco Francesco Italia e ai suoi colleghi della provincia “a battersi nelle sedi opportune, protestando contro questa scelta politica scorretta e ingiusta nei confronti di un intero territorio”. L’ex consigliere di circoscrizione sottolinea anche come i Frecciabianca rappresentino comunque treni non nuovissimi e non splendenti, visto che sono vecchi di 20 anni, “scarti del nord Italia che, invece di essere dismessi, sono stati inviati in Sicilia per ridurre i lunghi tempi di percorrenza del trasporto ferroviario nell’isola. Siracusa, almeno per ora non avrà – conclude amaro – neppure questa possibilità nel totale disinteresse di chi ci amministra”. Il progetto sperimentale Frecciabianca prevede la possibilità di estendere le corse anche alla intera linea costiera siciliana, qualora questa fase di sperimentazione Palermo-Messina-Catania dovesse rivelarsi funzionale e richiesta.

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