E’ stato accolto sulle note di “O vergine delle lacrime” il reliquiario della Madonna di Siracusa in missione a Bracigliano, in provincia di Salerno. Il coro parrocchiale della chiesa di San Giovani Battista è stato il primo in assoluto a intonare il nuovo canto tratto da una poesia di don Raffaele Aprile e trasformato in musica da Lorenzo Belluscio. Il sacerdote aretuseo ha portato la preziosa teca in Campania, accompagnato dal collaboratore Bruno Varotto. La processione dalla chiesa di San Nazario a quella di San Giovanni Battista ha dato il via ad una tre giorni ricca di fede e spiritualità. Dopo la santa messa delle 19, presieduta da don Aprile e concelebrata dal parroco don Raffaele Villani, è stato proiettato in auditorium il documentario storico sulla lacrimazione. Il giorno dopo, il reliquiario ha fatto visita agli ammalati ospiti di una struttura sanitaria prima di tornare in parrocchia dove è rimasto esposto per il Rosario, la messa e la veglia di preghiera serale. Sono state due le celebrazioni eucaristiche che si sono svolte la domenica mattina. La prima è stata presieduta da don Raffaele Aprile, la seconda dal vescovo di Salerno, monsignor Andrea Bellandi. Nel pomeriggio il Rosario, poi la santa messa presieduta da Fra Carlo Basile in occasione del 10° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. La breve processione esterna del reliquiario intorno alla chiesa, tra due ali di folla davanti al sagrato, ha posto fine alla visita a Bracigliano, dove i fedeli hanno avuto modo di ascoltare la storia della Madonna delle lacrime e di venerarne le reliquie.

“Ringrazio Lorenzo Belluscio – ha detto don Aprile – per aver musicato il mio testo dedicato alla Madonna delle lacrime. Da tempo speravo che una mia poesia venisse trasformata in canto e questo giovane musicista è riuscito ad esaudirmi, creando gli accordi giusti in poco tempo. Da quando è stato inserito su youtube, il canto, oltre alle innumerevoli visualizzazioni, ha ricevuto tanti feedback positivi. Ringrazio anche il coro di Bracigliano per avermi fatto la gradita sorpresa di intonarlo per l’accoglienza del reliquiario. Il testo – ha sottolineato il presbitero siracusano vuole essere un segno di speranza per chi vive momenti difficili nella malattia ma anche per i momenti storici che stiamo attraversando. Il ritornello è un’invocazione a Maria perché ci accompagni nel nostro cammino spirituale e in quello della vita, con la certezza che Lei ci porterà in quel porto sicuro che è Gesù”.

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