Come al solito la Sicilia non è Italia quando lo stato nazionale deve investire o erogare
aiuti ed interventi, diviene di colpo Italia solo quando i siciliani debbono versare all’erario
quel poco di denaro che gli rimane.
Tutti abbiamo assistito ai danni causati dal maltempo su tutto il territorio Siciliano,
abbiamo assistito sconcertati alla tragedia di Casteldaccia, all’alluvione di intere città
come Mazara, gran parte dell’Agrigentino e purtroppo su quasi tutta la regione.
Già il 5 novembre il Sinalp Sicilia aveva denunciato l’assurdo trattamento dei media
nazionali che dopo l’ennesima alluvione di fango e pioggia che aveva colpito oltre alla
Sicilia anche altre regioni del nord’italia, promuovevano una raccolta fondi per le regioni
alluvionate del nord dimenticando, guarda caso, la Sicilia che probabilmente era stata,
per l’estensione del territorio interessato, la più colpita.
Anche quella denuncia, rivolta principalmente ai nostri rappresentanti politici nella
speranza che avessero almeno un “conato di vomito” verso questo evidente e marcato
distinguo tra alluvioni di serie A e di serie B, cadde nel vuoto dell’indifferenza della
politica Siciliana.
Ieri il Ministro delle Politiche Agricole On. Centineo decide di erogare aiuti a tutti quei
territori che sono stati economicamente distrutti anche in termini di infrastrutture dal
maltempo.
Azione meritoria che dimostra la grande attenzione del governo nazionale verso le
italiche popolazioni ma guarda caso, come sempre, la Sicilia ed i Siciliani, non essendo
in questi casi italiani, non rientrano negli aiuti straordinari e quindi dei 13 milioni di euro
stanziati non vedremo nemmeno iì classico centesimo.
Possiamo anche mettere in conto che l’On. Centineo da buon nordista, ricordiamoci di
Forza Etna, non trova “gradevole” aiutare anche la Sicilia ma non possiamo
assolutamente accettare o giustificare l’assordante silenzio espresso dai nostri
rappresentanti politici che nelle pubbliche assise sono ancora più grintosi ed agguerriti,
nel difendere i nostri diritti, dei così detti “leoni da tastiera” ma poi nella cruda e nuda
realtà sono quantomeno silenti per non voler trascendere in dichiarazioni volgari ma
sicuramente più calzanti visti i fatti.
Presidente Musumeci sbatta i pugni sul tavolo e faccia valere i circa 800 anni di grande
storia siciliana che oggi la innalzano a rappresentante di un Popolo e di una Nazione

che seppur vinta mantiene intatta la sua identità.
La Direzione Regionale Sinalp Sicilia
Dr. Andrea Monteleone

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