In Sicilia 45,8 abitazioni ogni 100 sono abusive. Secondo i dati ufficiali l’Isola è al quarto posto, fuori da questo triste podio che vede al vertice la Campania con 48,8, poi la Calabria e la Basilicata con 47,7.

L’abusivismo edilizio, sia per nuove costruzioni che per l’ampliamento di edifici già esistenti, è una piaga dell’Italia che favorisce lo sfruttamento dei lavoratori e il proliferare della criminalità organizzata. Ma anche la compromissione del territorio e il degrado del paesaggio. Nel 2022 sono ancora molte le residenze costruite illegalmente, in particolare 15,1 le costruzioni abusive per ogni 100 autorizzate in Italia nel 2022.

La situazione varia a seconda della regione, ma è il sud del paese a soffrire dell’abusivismo edilizio. Tre le regioni con meno abusivismo edilizio vi sono il Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, sono solo 4 ogni 100 costruzioni autorizzate. Mentre è la Campania con quasi 49 abitazioni che nel 2021 costruite senza autorizzazione, ogni 100 regolari. Seguono, come detto, Calabria e Basilicata (48) e Sicilia (46). I valori di alcune regioni (Piemonte e Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Marche, Abruzzo e Molise, Basilicata e Calabria) sono considerate da Istat in aggregato.

Sono 9.490 in totale nel 2022 i reati accertati come abuso edilizio secondo Legambiente. Dal 2009, da quando è iniziato il monitoraggio da parte di Legambiente, questo dato è aumentato ogni anno. Nel 2022 solo 33 persone sono state arrestate per abusivismo edilizio. Negli ultimi 20 anni il numero di sequestri ha avuto un andamento oscillante, mentre gli arresti sono aumentati solo lievemente e anch’essi in modo discontinuo.


 

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