Dopo le prese di posizione di alcuni esponenti politici, in maniera “bipartisan”, favorevoli alla realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione nel territorio, dice la sua Giuseppe Patti dei Verdi secondo cui, “Servirebbe una soluzione più democratica per la gestione dei rifiuti, volta a cambiare lo stile di vita dei cittadini. Puntare sugli inceneritori sembra un modo per cavalcare le teorie sull’esosità economica della differenziata, tanto cara alla società che gestisce il servizio di igiene urbana da quasi 50 anni”. “I cinque sostenitori dell’inceneritore- precisa Patti- dovrebbero sapere che nel territorio del quadrilatero industriale esistono già due inceneritori: GESPI rifiuti speciali, BUZZI UNICEM produzione di cemento.Dovrebbero anche sapere – aggiunge l’esponente dei Verdi- che le molteplici attività produttive dell’area del SIN di Priolo, che includono impianti petrolchimici, cementerie ed inceneritori, negli anni hanno esposto la popolazione ad assorbire per via inalatoria macroinquinanti e microinquinanti . Patti si riferisce anche al registro tumori della provincia e ai dati raccolti dall’osservatorio epidemiologico della Regione. “Risulta – prosegue l’esponente dei Verdi- che Siracusa e Augusta hanno il maggiore problema di tumori al polmone riconducibili all’esposizione da arsenico, cadmio e cromo esavalente e a pancreas, tiroide, e leucemie. Si può ritenere che l’eccesso di certi tumori e altre malattie sia verosimilmente dovuto all’esposizione a determinate sostante inquinanti. Con la raccolta differenziata- conclude Patti- con la realizzazione delle piattaforme di conferimento, con la lavorazione del rifiuto si possono abbattere notevolmente i costi delle tasse che gravano sui cittadini”.

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