Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, con decreti del 25 marzo del 2022 e del 14 luglio del 2022 ha definito l’attivazione della misura Pnrr, missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”, finanziata con 1,5 miliardi di euro.
La misura, a beneficio del settore agricolo, zootecnico e agroalimentare, prevede interventi innovativi e concreti per il superamento dell’attuale crisi economica ed energetica, da realizzare con fondo perduto finalizzato ad impianti fotovoltaici ad uso produttivo, installati sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroalimentare.
La procedura per accedere ai finanziamenti dell’avviso Parco Agrisolare, disposta all’articolo 7 del decreto, deve avvenire esclusivamente tramite il portale della Gestione servizi energetici (Gse) nel lasso di tempo compreso tra il 27 settembre 2022 e il 27 ottobre 2022; le imprese quindi hanno avuto un solo mese a disposizioni per inoltrare l’istanza, e questo nonostante la scadenza della misura fosse fissata nel
2026.
Il sud Italia, pur essendo destinatario del 40% del finanziamento totale rischia, e seriamente, di perdere la somma a discapito di altre aree del paese per carenza di informazione e per i ritardi congeniti spesso dovuti e causati da problemi di natura amministrativa, associativa e politica.
In queste settimane sul tema Pnrr e Parco Agrisolare e sullo stato di salute delle nostre aziende ci siamo più volte confrontati anche con gli addetti ai lavori; gli incontri, a cui hanno partecipato qualificati esponenti del settore agrumicolo e zootecnico, sono serviti per porre l’attenzione non solo e soltanto sulle opportunità che la misura del Pnrr offre al territorio e in particolare al meridione d’Italia, ma
anche sui rischi che correrebbero le imprese nel caso in cui dovessero perdere i finanziamenti previsti.
Per tale ragione abbiamo ritenuto doveroso e urgente interrogare il neo ministro delle politiche agricole, a cui chiediamo di intervenire tempestivamente per prorogare i termini e le scadenze di presentazione delle istanze.
L’interrogazione, preparata con il contributo qualificato di esponenti siracusani del settore agricolo e zootecnico è stata presentata alla Camera in data 25.10 dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra-Sinistra Italiana, Marco Grimaldi e prevede risposta scritta.
In chiusura Grimaldi dichiara: “oggi il fotovoltaico in Italia raggiunge i 22,5 GW di capacità, ma – a eccezione della Puglia – le massime concentrazioni si trovano nelle regioni del Nord. Soprattutto, l’Italia è lontanissima dall’attuare il potenziale rinnovabile che potrebbe portarla davvero all’indipendenza energetica. Abbiamo 60,8 Gw di potenza complessiva da impianti fotovoltaici, eolici e idroelettrici, di cui
solo 1,35 Gw installati nel 2021. Con questo ritmo l’Italia impiegherà 124 anni per raggiungere l’obiettivo stabilito per il 2030 dei 70 Gw di nuovi impianti a fonti rinnovabili. Il 71,2% dei nuovi progetti eolici e fotovoltaici su scala industriale risulta ancora in corso di autorizzazione e, nei primi dieci mesi del 2021 erano 974 le domande non ancora approvate per l’allacciamento alla rete elettrica di impianti basati sul fotovoltaico. Ecco perché occorre semplificare gli iter autorizzativi e superare i problemi tecnologici e infrastrutturali”.

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