Mentre a Roma e Palermo si discute della necessità di una soluzione “politica” per il depuratore consortile gestito da Ias, l’amministratore giudiziario dell’impianto ha inviato la temuta, quanto attesa, comunicazione. Dando seguito ad un’ordinanza del gip di Siracusa dello scorso 23 dicembre, viene intimato a Sonatrach, Isab, Versalis e Sasol “di avviare le operazioni di interruzione dei conferimenti” dei reflui industriali. Non sarà un blocco immediato, il termine “verrà individuato dagli organi tecnici del procedimento per l’interruzione in sicurezza del conferimento” ma, scrive l’amministratore giudiziario, “occorre iniziare immediatamente a porre in essere le operazioni di esecuzione del provvedimento di sequestro del 12/5/2022”. La conferma del provvedimento è del presidente nazionale Legambiente
Stefano Ciafani, nel corso della presentazione al Senato di proposta di emendamento al decreto Salva Lukoil.

L’impianto, che tratta i fanghi della zona industriale ed i reflui dei Comuni di Priolo e Melilli, è sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale della Procura di Siracusa ed in corso un incidente probatorio, iniziato nei giorni scorsi, per accertare se vi sono le condizioni perché la struttura possa riprendere a funzionare o se, invece, va chiusa in modo definitivo.

La Regione, dopo il sequestro, aveva emesso una nuova Autorizzazione integrata ambientale, che si sarebbe tradotta in investimenti, nell’ordine di 20 milioni di euro, perché l’impianto tornasse a norma, evitando forme di inquinamento, come quello delle acque, contestate dai magistrati.  Ma dopo la richiesta di sospensione dell’Aia da parte dell’amministratore giudiziario, preoccupato di disperdere soldi pubblici perché il sospetto che la struttura sia compromessa è alto, la Regione ha deciso di procedere in questo senso.

Il provvedimento richiede che in prima battuta si blocchi l’ingresso dei reflui di natura industriale, per permettere in un secondo tempo all’amministrazione giudiziaria di compiere i necessari investimenti per dotare il depuratore “degli accorgimenti tecnici necessari ad impedire il gravissimo inquinamento ambientale” che sarebbe in corso.

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