Il Libero Consorzio comunale si è mobilitato con i suoi uffici (viabilità, protezione civile e polizia provinciale) dopo la frana di lunedì scorso sulla provinciale n. 45 Cassaro-Montegrosso che ha isolato la zona dal capoluogo.

Una “due giorni” scandita da vari interventi per mettere intanto in sicurezza l’area interessata dal distacco di materiale roccioso. Sin da subito la protezione civile dell’Ente, i tecnici della viabilità e la polizia provinciale, con l’ausilio della squadra di pronto intervento di Siracusa Risorse, hanno presidiato la zona per impedire il transito di autoveicoli e per segnalare i pericoli. Successivamente i vertici del Libero Consorzio, insieme alle altre autorità interessate, hanno partecipato a un vertice in prefettura nel corso del quale è emersa la necessità di un accurato studio gelogico per comprendere bene la natura del  fenomeno franoso verificatosi lunedì scorso.

Questa mattina due nuovi sopralluoghi sul posto effettuati dalla protezione civile dell’Ente che nella circostanza ha immediatamente attuato il Piano di Attivazione Interno che prevede diversi livelli di allerta e rischio. Il primo sopralluogo in elicottero con i vigili del fuoco. E naturalmente sono stati eseguiti rilievi fotografici che saranno attentamente esaminati dal geologo del Libero Consorzio Comunale. Il secondo sopralluogo, via terra, con il fuoristrada della protezione civile, essendo l’area inaccessibile ai normali mezzi.

Secondo i primi rilievi – ma la situazione va monitorata e studiata in profondità – si sarebbe trattato di una frana dovuta,  in parte, ai recenti eventi alluvionali.

Gli uffici sono ovviamente al lavoro per adottare le soluzioni più opportune, anche se prima – chiariscono – bisognerà verificare bene lo stato dei luoghi.

In sede di riunione in Prefettura, i rappresentanti del Libero Consorzio hanno evidenziato la necessità di operare in sinergia fra le istituzioni per quanto riguarda gli interventi da attuare per mettere in sicurezza l’area, per le difficoltà economiche che attraversa l’Ente di via Roma. In questa ottica il rappresentante dell’Ente ha auspicato anche l’intervento della Regione Siciliana, competente in ordine al dissesto idrogeologico.

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