“Da  sempre siamo convinti che lo sport abbia una enorme valenza sociale- spiega il massimo dirigente Coni-  Riteniamo che  ogni gesto sportivo sia sostenuto da un valore culturale, il  quale, se riconosciuto, potrebbe dar vita ad un nuovo  umanesimo, ad un nuovo senso di  cittadinanza condivisa. In questi ultimi tempi le attivita’ sportive non godono di ottima salute. Da un nostro censimento abbiamo rilevato che nella provincia di Siracusa, negli ultimi dieci anni, circa il 40 per cento delle Associazioni Sportive Dilettantistiche ha cessato l’ attivita’. La causa e’ sicuramente da ricercare nella crisi economica che ormai da anni vessa le famiglie, costringendole a tagliare i costi che “ahime'” ritengono superflui, ma anche per il disimpegno di tanti Enti Locali i quali non comprendono che sostenere le attivita’ sportive serve a migliorare la qualita’ della vita dei cittadini, siano essi giovani o anziani. Aumentare a dismisura i costi di concessione degli impianti sportivi comunali  avra’ il solo fine di cancellare ulteriori associazioni sportive dilettantistiche dalla realta’ locale e non certo  sanare i bilanci comunali, data l’esiguita’ dei possibili ricavi.  .  Condividendo le preoccupazioni delle organizzazioni sportive, ma anche quelle degli amministratori locali che comunque  con una corta coperta devono coprire il vasto giaciglio della spesa pubblica, ricordo che il CONI di Siracusa, e’ sempre disponibile a ricercare soluzioni che possano creare accordi fra Amministrazioni, Societa’ Sportive e Cittadini. Soluzioni che a nostro avviso esistono e possono sicuramente essere messe in pratica” .

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