«Uno stile tutto siciliano che incontra colori e simboli di una tradizione solo apparentemente opposta: quella orientale». Con queste parole Santi Scatà, stilista originario di Canicattini Bagni, nel Siracusano, sintetizza gli abiti che ha creato – disegnato e cucito – per “Tesmoforiazuse” di Aristofane, la commedia che il liceo classico “Platone” di Palazzolo Acreide porta in scena proprio stamattina, al Teatro greco di Akrai, per l’inaugurazione del 24° Festival internazionale del teatro classico dei giovani, organizzato dall’Inda.

Per il terzo anno consecutivo al lavoro su abiti e trucco di alcuni giovani protagonisti del Festival di Palazzolo Acreide, Santi Scatà spiega: «Diversi elementi degli abiti che ho realizzato per “Tesmoforiazuse” di Aristofane uniscono le due civiltà, quella siciliana e l’altra orientale, come i mandala, illustrazioni decorative che ho creato su uno sfondo anticato. È il mandala, infatti, che diventa simbolo del germe di grano della terra madre, riprendendo dunque la tradizione sicula dell’agricoltura, ma anche emblema della donna, grande protagonista di questa commedia, capace di dare la vita».

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