Si è conclusa con successo l’edizione numero 1 del “Mediterraneo CineFest“ a Marzamemi.
Il sipario è calato dopo quattro giorni belli e intensi. Vissuti in presa diretta, divisi fra mostre, dimostrazioni, libri e scrittori, show cooking curati da Giuseppe Argentino con la partecipazione degli Chef Guarnieri e Urso, del sommelier Carruba e del Mastro salatore Visalli e come ospiti d’onore il Prof. Giorgio Calabrese e la Dott.ssa Caterina Carpanzano.
Degustazioni, convegnistica e cinema.
Cinema di primissimo piano grazie al lavoro della direzione artistica di Roberta Trovato e che ha avuto la chicca del collegamento in diretta con il regista, Paolo Virzì, che ha presentato, proprio a Marzamemi, la ‘prima’ nazionale di ‘Siccità’, la sua ultima fatica.
Eventi centrali e a corollario, nelle superbe location di piazza regina Margherita, il cortile e Palazzo dei Principi di Villadorata, che rendono affascinante il borgo marinaro, tornato a pulsare anche grazie al mondo della letteratura con l’organizzazione di Piera Ficili di Mondadori Bookstore Modica e che ha visto il susseguirsi di scrittori, donne e uomini di cultura come Maria Tronca, Claudio Fava, Roberto Alaimo, Beppe Convertini, Fabio Monreale, Simona Lo Iacono e Totò Cascio, l’indimenticabile bimbo protagonista di “Nuovo Cinema Paradiso“, che si è raccontato nel suo libro presentato nel cuore della tonnara.

Presente a quasi tutti i momenti della manifestazione la sindaca di Pachino, Carmela Petralito, che ha ribadito come si tratti di un evento che avrà certamente un seguito di grande prestigio.
“Una sfida verso la destagionalizzazione turistica a Marzamemi”, ha definita la kermesse il suo ideatore, Nino Campisi, presidente della Pro Loco, che ha messo la firma in calce ad un evento che lui stesso ha definito “edizione zero”. “Abbiamo investito sulla nostra iniziativa, connotandola come un’overture di quello che sarà un appuntamento annuale a metà di settembre, per celebrare l’estate e la sua appendice”. “Noi crediamo ciecamente nel cinema – ha detto Campisi- nel richiamo di esso, nella suggestione delle proiezioni a Marzamemi e nella capacità di attrarre nel nostro borgo, attraverso iniziative come questa che coniugano la pellicola ai libri, alla buona cucina e, soprattutto, alla nostra cultura e alla nostra storia”.

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