Sul traffico dei rifiuti alla discarica Cisma Ambiente di Melilli, sfociata nell’operazione “Piramidi”, il pm di Catania, Raffaella Vinciguerra, ha chiesto al Gup il rinvio a giudizio per tutti gli indagati.
La richiesta è stata avanzata a conclusione della requisitoria nel corso della quale i rappresentanti della pubblica accusa si sono soffermati sull’esito delle perizie disposte nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria della Dda di Catania. Alla richiesta di rinvio a giudizio si sono associate le parti civili. Nella prossima udienza, fissata per il 13 settembre, tocca ai legali della difesa svolgere le arringhe per Antonino e Carmelo Paratore, il boss Maurizio Zuccaro e il figlio Rosario, Marco Ruscica, direttore tecnico della Cisma, Agata Distefano, consigliere della Cisma, Paolo Plescia, direttore tecnico dell’impianto, Maurizio Cottone, responsabile dello stoccaggio, Antonio Parlato, responsabile dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Melilli, Antonio Di Vincenzo, responsabile operativo della discarica, gli imprenditori Giuseppe e Giovanni Amara, Gianfranco Cannova, funzionario dell’Unità operativa rifiuti, Natale Zuccarello, dirigente del Servizio Via, Giuseppe Latteo dirigente responsabile dell’unità Operativa Rifiuti della Regione, Mauro Verace, dirigente generale dell’unità operativa rifiuti, Salvatore Salafia, direttore tecnico del Comune di Melilli.
Nell’ambito dello stesso processo sono state stralciate le posizioni di alcuni imputati, che hanno optato per il rito abbreviato. Si tratta di Vincenzo Naso e Sergio Faldetta, nominati Ctu dalla Procura di Siracusa, Salvatore D’Amico, amministratore unico della Paradivi srl, Giuseppe Verderame, Salvatore e Carmelo Grillo, Simone Giuseppe Piazza e Luigi Gambino. Per tutti questi imputati, l’udienza è stata fissata per il 27 settembre.

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