“Chiedo di pregare per me, perché il Signore mi conceda di essere un Pastore mite e buono, sempre docile all’azione dello Spirito Santo per vegliare sul popolo oggi affidatomi, prendendomi cura di tutti con cuore misericordioso, attento e premuroso”: queste le prime parole di monsignor Salvatore Rumeo dopo la consacrazione di sabato mattina a vescovo della diocesi di Noto.“È con gioia – ha affermato, poi, monsignor Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta – che vi consegno Salvatore come vostro vescovo. Certo di consegnare un pastore con il cuore di Cristo. Un pastore che sarà icona di paternità e allo stesso tempo di maternità. Sarà accogliente e premuroso”. Monsignor Salvatore Rumeo è divenuto il dodicesimo vescovo della diocesi netina. A mezzogiorno, a Noto, hanno suonato le campane della cattedrale mentre tutte le messe nelle altre chiese sono state sospese. Una folla di fedeli, accorsi dalle Chiese di Caltanissetta e Noto, ha accolto il nuovo capo della Diocesi. Un pastore pronto a servire con misericordia e ascolto, visibilmente emozionato. Presenti i Vescovi delle diocesi siciliane, alcuni anche da fuori regione come Mons. Mariano Crociata, già vescovo di Noto, e mons. Sikuli vescovo della diocesi gemella di Butempo Beni. Lo stesso Monsignor Russotto, vescovo ordinante, si è più volto commosso durante l’omelia. Un discorso interrotto più volte dagli applausi e dall’emozione visibile anche nei presenti. “Sarà – ha aggiunto Russotto – come avere in mezzo a voi un pezzo del cuore di Giovanni Paolo II”.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli CNA Siracusa, ieri l’incontro sul tema “Appalti pubblici, una scalata verso la trasparenza e la legalità” Svolta “green” nel trasporto pubblico siciliano: in arrivo 211 bus ecologici