Nello Musumeci: «La mia Sicilia, una regione a turismo speciale» -  Corriere.it

Nel giorno in cui la maggioranza va a pezzi durante il voto per la Finanziaria, tra franchi tiratori e vendette trasversali, Nello Musumeci presidente della Regione Sicilia, difende l’operato dell’ex assessore Razza e non si tira indietro neanche rispetto a quei magistrati che indulgono in giudizi morali e apparizioni in tv. Infine lancia fendenti alle opposizioni che chiedono le sue dimissioni ricordando altre inchieste e altri indagati e chiosando: “gli sciacalli ballano sui corpi dei leoni ma i leoni restano leoni e gli sciacalli restano sciacalli”. Il problema più grave è la tenuta della maggioranza più che il singolo destino di un assessore, sia pure delfino del governatore e Musumeci lo sa bene. Sotto assedio in Aula inizia difendendo sull’aspetto semantico la frase intercettata di Razza a proposito della necessità di distribuire il numero dei morti (il cui dato è arrivato in grande ritardo) in due giorni. “L’espressione ‘spalmiamo i morti” è stata assolutamente infelice, anche se si usa nel gergo – ha detto Musumeci – Può suscitare giustamente indignazione: però se si fosse detto distribuiamola o accreditiamola, forse avrebbe suscitato meno reazione. Quel termine si riferiva al fatto che quei dati erano arrivati dalle strutture con cinque giorni di ritardo, quindi non avrebbe avuto senso caricarli in un solo giorno, quello sì sarebbe stato atto falso. Non potevi dire che c’erano stati 26 morti in un giorno, quando erano stati in 4-5 giorni. Comunque li collochi il saldo finale non cambia”.

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