Giuseppe Conte - Open

Un nuovo Dpcm in arrivo al Parlamento italiano si prepara a scuotere nuovamente lo scenario socio-economico del nostro Paese, sulla scia del costante e progressivo aumento dei contagi (quasi 30mila nuovi casi registrati, ieri, di cui 8.600 solo in Lombardia).

A una settimana dall’ultimo DPCM i Ministeri, il Cts e le Regioni concordano sulla necessità di stringere ancora le maglie delle restrizioni per evitare il collasso dei sistemi sanitari regionali. Il premier Conte ha riferito alla Camera oggi alle 12, e sarà al Senato alle 18 per illustrare le nuove misure del Dpcm che sta per essere varato. Ecco quali sono le novità in arrivo.

Dopo aver descritto il quadro epidemiologico in Italia, che attualmente è “critico e preoccupante”, Conte ha annunciato il piano d’azione del governo per contenere e mitigare il contagio. Il premier ha detto che l’intervento sarà modulato in base alle differenti criticità nei singoli territori, ossia dove c’è più circolazione del virus e rischio tenuta dei sistemi sanitari regionali e “non ci sarà un nuovo lockdown nazionale”.

Per l’intero territorio nazionale, il governo sta pensando a:

  • chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, a eccezione di tabacchi, edicole, farmacie, parafarmacie e negozi di igiene personale e della casa presenti all’interno;
  • chiusura dei corner di attività di scommesse e videogiochi, ovunque siano collocati;
  • chiusura di musei e mostre;
  • riduzione fino al 50% della capienza sui mezzi pubblici locali;
  • limiti agli spostamenti da e verso le regioni che presentano elevati coefficienti di rischio (salvo comprovati motivi di lavoro, di studio, di salute e situazioni di necessità);
  • limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda, tranne che per esigenze lavorative, di studio, salute e necessità;
  • didattica a distanza per le scuole di secondo grado. L’evoluzione dell’epidemia risulta molto preoccupante”, ha detto oggi Conte in conferenza alla Camera. “Secondo i parametri stabiliti dal documento Cts sui 4 scenari nel periodo autunno-inverno, il quadro è in via di transizione verso lo scenario 4, con particolare riferimento ad alcune regioni che nel breve periodo rischiano la non tenuta dei sistemi sanitari”.

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