Dopo l’operazione che ha portato alla scoperta di un giro di mazzette in ambito sanitario, levata di scudi del presidente dell’Organizzazione Siciliana Ambientale.  Ringrazia carabinieri e procura Fabio La Ferla, che non nasconde comunque la sua rabbia nei confronti di un sistema marcio, caratterizzato dalle tangenti versante a medici compiacenti, chiamati a redigere falsi certificati di invalidità. “Tutto ciò danneggia le persone che avrebbero diritto a percepire la pensione di invalidità perché affette da patologie reali e che per tali ragioni sono impossibilitate a lavorare. – ha detto La Ferla – Noi stiamo sempre dalla parte dei più deboli, di chi non ha voce e confidiamo ancora una volta nell’operato di uomini e donne dello Stato. Le lobby del potere in questi anni si sono radicate  ovunque, dalla politica alle Istituzioni, alle grandi imprese. La vera “impresa” é combattere questo sistema marcio, che denigra il cittadino e lede la dignità delle persone”.

L’Organizzazione Siciliana Ambientale-Generazione Futura ribadisce la sua fiducia nella Magistratura, riconoscendo l’ottimo lavoro svolto dal procuratore capo di Siracusa Sabrina Gambino, dai pubblici ministeri Tommaso Pagano e Salvatore Grillo e dai militari dell’Arma.

Nei giorni scorsi intanto, il Presidente dell ‘Organizzazione Siciliana Ambientale, soggetto sociale e politico, ha tenuto un incontro con la vice presidente Claudia De Luca, nota giornalista siracusana e con i componenti della Segretaria Regionale diretta da Alessandra Barbone. Si è parlato delle azioni da intraprendere per tutelare ancor di più e meglio i tanti soci dell’Organizzazione che da tempo denunciano tempestivamente e con determinazione le ingiustizie subite in questo bellissimo territorio. Adesso anche questa vicenda assurda che colpisce in primis chi sta davvero male. Afferma La Ferla: “Ho incontrato una signora di 70 anni, vedova, ex lavoratrice eternit che vive con l’ossigeno al traino. Oggi percepisce un’indennità di 350 euro. Nel frattempo le lobby del potere logorano questo territorio. In questi giorni ancora una volta abbiamo avuto la consapevolezza che le cose possono cambiare – tuona forte il presidente – grazie all’operato realizzato dal procuratore Sabrina Gambino, di tutto il suo staff, del Pm Tommaso Pagano e suoi collaboratori, della Polizia di Stato, dei Carabinieri. E’ una speranza che diamo al futuro dei nostri figli. E’ importante applicare la legge e fare il proprio lavoro con passione ,così come hanno dimostrato negli ultimi anni gli inquirenti. Sono convinto che questo è solo l’inizio del cambiamento, poiché la società civile sta prendendo consapevolezza dei numerosi affari sporchi che ancora ci sono e del fatto che la corruzione è un fenomeno da arginare. A fare la differenza saranno gli uomini, le donne che vogliono cambiare le cose. Noi non ci fermeremo dinanzi a nulla, denunceremo con i nostri rappresentanti legali e tutto ciò che turba questa comunità. Poi – conclude La Ferla – non ci si può lamentare di quei poveri padri di famiglia che infrangono la legge per un tozzo di pane, e vanno a finire in galera senza possibilità di recupero. In carcere ci devono andare i veri crimi, ali i colletti bianchi”.

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