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«Sono già state presentate 150 istanze per aderire al ReI, il progetto nazionale di contrasto alla povertà e di inclusione sociale». A dichiararlo è l’assessore al Welfare e alla Sanità del comune di Pachino, Santina Baglivo, che fa il punto della situazione a quindici giorni dall’avvio della misura.

Il ReI viene concesso ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economiche e si tratta dell’assegnazione di un beneficio economico mensile massimo di 485 euro, che varia in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare.

 Le istanze dovranno essere presentate negli uffici comunali Welfare di via Nenni lunedì dalle 10 alle 13, e martedì e giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Le pratiche vengono esaminate dall’ufficio nella parte che riguarda l’Isee (che non deve essere superiore a 6 mila euro) e poi inviate all’Inps che erogherà il contributo agli aventi diritto mediante l’utilizzo di una carta di pagamento elettronica, denominata “Carta ReI”.  

La Carta ReI consente la possibilità di prelievi di contante, entro un limite mensile non superiore alla metà del beneficio massimo attribuibile. La Carta è inoltre utilizzabile per l’acquisto dei generi già previsti per la Carta acquisti. I requisiti  familiari minimi per presentare l’istanza sono la presenza di un componente di età minore di anni 18, la presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore, ovvero di un suo tutore, la presenza di una donna in stato di gravidanza accertata, la  presenza di almeno un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione per licenziamento.

«Quello del ReI – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno -, è uno strumento importante previsto dal Governo nazionale ed attivato dai comuni a sostegno delle fasce più deboli. Anche il comune di Pachino si è immediatamente attivato per questo servizio, qualificando ulteriormente i servizi sociali comunali, da sempre considerati fra i migliori della zona sud. La mia amministrazione pur nelle difficoltà economiche in cui ha trovato le casse comunali, si vanta di non aver fatto interventi di macelleria sociale che avrebbero pesato sulle fasce più deboli della popolazione, ma anzi nel complesso ha saputo rifunzionalizzare e riqualificare gli interventi a sostegno dell’infanzia, anziani, famiglie e disabili connettendo azioni specifiche promosse direttamente dal Comune con quelle previste nella programmazione del Distretto socio sanitario».

«Alle polemiche sterili – ha sottolineato l’assessore al Welfare Baglivo – l’amministrazione risponde coi fatti. Seppur con le difficoltà economiche che affrontiamo giorno dopo giorno riusciamo sempre a garantire i servizi per la collettività. Pur essendo una scelta del governo nazionale, siamo felici e pronti a garantire anche ai nuclei familiari pachinesi in difficoltà quel minimo che serve per andare avanti. L’ufficio è disponibile per qualsiasi tipo di confronto e per dare informazioni dettagliate. Inoltre, siamo in attesa di comunicazioni dal Distretto socio sanitario di Noto per partire con i Pac II che riguardano l’infanzia e gli anziani, tra cui l’assistenza domiciliare. Dopodiché l’ufficio Welfare è pronto ad attivare le procedure necessarie per avviare i relativi bandi finalizzati a garantire i servizi necessari alle fasce più deboli». 

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