L’Ortigia inizia con il piede giusto la sua nuova avventura in Euro Cup. Gli uomini di Piccardo battono
agevolmente i greci dell’Ydraikos e conquistano la vetta del girone, in condominio con il Partizan Belgrado (che ha sconfitto il Pas d’Aix). I biancoverdi hanno messo in mostra una netta superiorità tecnica e atletica, giocando molto bene in fase offensiva e in ripartenza, anche se hanno commesso qualche errore in fase difensiva, soprattutto in situazioni di uomo in meno.

La gara, ad ogni modo, non è mai stata in bilico, i greci hanno retto solo il primo tempo, chiuso 3-2 per i biancoverdi, che hanno saputo ribaltare lo svantaggio iniziale con la doppietta di un ottimo Velkic e la
rete di Vidovic, subendo poi il gol del -1. Il secondo tempo è stato quello che ha un po’ mostrato il doppio volto di questa partita, con l’Ortigia capace di realizzare sette reti, partendo dai primi tre squilli di Velkic, Ferrero e Ciccio Condemi (miglior realizzatore del match), ma anche di subirne quattro, sempre con gli avversari in superiorità.
Piccardo non è soddisfatto e, nell’intervallo, striglia i suoi, che recepiscono il messaggio. Nel terzo e quarto tempo non c’è più storia, l’Ortigia sale in cattedra, nuota, attacca, segna e, soprattutto, difende meglio. Mette a segno dodici gol, mandando in rete quasi tutto il roster, e ne subisce quattro, tre dei quali nell’ultima frazione, quando i ragazzi di Piccardo pensano più a dosare le forze in vista delle prossime gare. Nel finale, esordio europeo anche per il giovane numero 13, Dodo Ruggiero. Termina 22-10 per l’Ortigia.

Stamattina, turno di riposo per i biancoverdi, mentre nel pomeriggio (ore 16.00), grande sfida contro il Partizan Belgrado.
A fine gara, il coach dell’Ortigia, Stefano Piccardo, è contento per il risultato ma non per alcuni aspetti del gioco: “La squadra ha risposto, però in difesa è stata una prestazione non all’altezza, abbiamo preso troppi gol evitabili. Tra secondo e terzo tempo, mi sono rivolto alla squadra in maniera decisa perché avevamo preso tre reti su tre a uomo in meno. Oggi in inferiorità numerica non siamo riusciti mai a difendere e questa non è una cosa positiva. Fare bene l’uomo in meno è importante perché il gruppo prende fiducia, Stefano prende fiducia, tutti quanti prendiamo fiducia.
Noi, invece, abbiamo fatto proprio male, difensivamente la prestazione non mi è piaciuta. Inoltre, probabilmente gli avversari non avevano la nostra condizione atletica. Credo che le altre partite saranno un banco di prova molto più importante per la mia squadra”.

Di positivo, invece, c’è la fase offensiva, con una squadra che ha saputo giocare in ripartenza, sfruttare la velocità e segnare tanto: “A livello offensivo, quando abbiamo la fortuna di riuscire a spingere bene e attaccare con più di tre o quattro giocatori la prima linea, devo dire che riusciamo a essere cattivi, però secondo me anche su questo aspetto dobbiamo lavorare di più, perché tante volte arriviamo e abbiamo magari un vantaggio, ma non siamo capaci di sfruttarlo, in quanto non troviamo mai il lato giusto dal quale fare l’uscita. C’è ancora tanto lavoro da fare. Adesso però pensiamo al Partizan, perché quella di oggi pomeriggio sarà una partita molto impegnativa”.
Infine, un commento prudente sulla buona prova del nuovo acquisto Velkic, apparso già ben integrato nel gioco dell’Ortigia: “L’ho visto bene – conclude Piccardo – ma lo aspetto nelle partite importanti”.

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