Era il marzo 2017, erano ottavi di finale, ma era Champions League di calcio. Il Barcellona affrontava il Paris Saint Germain, che aveva vinto 4-0 all’andata a Parigi. Serviva un miracolo per passare il turno e
miracolo fu: 6-1 per i catalani, che fecero la storia con quella che, da allora, è la “remuntada”, la rimonta per eccellenza. Proprio quella che servirebbe all’Ortigia, domani pomeriggio, contro il Savona, nel ritorno degli ottavi di finale di Euro Cup.

Alle ore 15.00, alla piscina di “Nesima”, a Catania, ormai divenuta la sede delle gare interne dei biancoverdi, i ragazzi di Piccardo sono chiamati a rimontare il 7-2 subito all’andata dalla forte squadra di coach Angelini. Un’impresa che appare titanica, sia per il valore e l’esperienza dell’avversario, sia per tutte le difficoltà che l’Ortigia è costretta ad affrontare sul piano degli allenamenti, visto il perdurare della chiusura della piscina “Caldarella”. La partita sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia e sul sito della LEN, ma mai come adesso giocatori e tecnico chiamano a raccolta il pubblico sulla tribuna, anche a Catania. Negli occhi c’è ancora il ricordo di quella semifinale di ritorno di Euro Cup contro l’Oradea, il 4 marzo 2020, giocata proprio a Nesima davanti a un impianto pieno di tifosi e di colori biancoverdi. All’epoca si fece la storia, poi cancellata dal Covid.

Domani ci vorrà un’impresa sportiva e il pubblico potrebbe dare la spinta giusta per tentare di fare il miracolo.
Alla vigilia parla Stefano Piccardo, tecnico dell’Ortigia, che sottolinea la difficoltà della gara e spiega cosa dovranno fare i suoi per riuscire nella difficile impresa: “Partiamo dal presupposto che, contro di loro, è sempre un impegno tatticamente difficile, perché ti impongono un ritmo che non tanti hanno e inoltre sono molto bravi a giocare dentro questo ritmo. Noi dovremo cercare, difensivamente, di non fare gli errori dell’andata, di non stare troppo lunghi e di non essere troppo aperti per eventuali uno contro uno. Questo è un aspetto fondamentale a livello difensivo. In attacco, invece, dovremo cercare di giocare più profondi ed essere più disposti al sacrificio per creare occasioni di tiro valide, anche perché dall’altra parte c’è il portiere della nazionale vice campione del mondo ”.
“Dovremo giocare una partita – continua Piccardo – speculare a quella che hanno fatto loro all’andata. Un match in cui hanno sofferto in alcuni momenti e in altri sono stati produttivi. Poi è normale che, per costruire certi gap, ci vogliano anche degli errori dall’altra parte. Dobbiamo interpretare la gara in questo modo. Poi, non dimentichiamo che, oltre all’Euro Cup, sabato giochiamo di nuovo contro Savona in campionato, a casa loro. Sono i nostri avversari e dobbiamo fare di tutto per superarli”.
Capitan Christian Napolitano individua quelli che sono gli aspetti da cambiare rispetto all’andata e poi rivolge un appello ai tifosi dell’Ortigia: “All’andata il problema è stato l’uomo in più, ma anche la nostra poca aggressività, perché siamo entrati un po’ scarichi. Non so se per la botta presa a Trieste o per tutte le difficoltà vissute per l’allenamento. Savona va affrontata in modo diverso, perché è una squadra fortissima, è tra le tre formazioni con cui ci giocheremo la terza posizione in campionato, insieme a Trieste e Telimar. Domani dovremo essere aggressivi, ci sono cinque gol da recuperare, sei per qualificarci. Noi ce la metteremo tutta, certo l’unica cosa che ci dispiace è non giocare a Siracusa, perché nella nostra piscina, con il nostro pubblico a riempire la tribuna, sarebbe stato diverso. Spero però che i tifosi vengano lo stesso in tanti a Catania, anche se l’orario è insolito. E ringrazio chi ci sta mettendo a disposizione
l’impianto di Nesima, permettendoci di giocare comunque non troppo lontano da Siracusa”.
Il centroboa indica la strada da seguire per poter sperare nella clamorosa rimonta: “Dobbiamo scendere in acqua con grinta, come se fosse una finale. Dobbiamo dare il massimo, essere consapevoli della nostra forza e fare la nostra partita da subito, cercando di essere impeccabili. Poi, se loro saranno più bravi di noi, sarò il primo a complimentarmi con i miei avversari. Ma la nostra idea deve essere quella di fare la partita della vita. E, ripeto, spero che i tifosi ci siano e ci sostengano, dandoci ancora più forza con la loro presenza e il loro incoraggiamento”.

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