«Chiederemo di respingere ed annullare l’attuale proposta di istituzione del Parco Nazionale degli Iblei così come ci è stata presentata a causa delle forti carenze che essa presenta per le scelte azzardate e non condivise di perimetrazione e, soprattutto, per l’inosservanza normativa sull’uso del metodo partecipativo». Il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, si è unito al coro dei “no” al parco espresso dai comuni di Pachino, Noto, Rosolini, Portopalo, Avola, Vizzini, dai Gal Eloro, Natiblei, Kalat, Val d’Anapo, dal Gac Dei due mari, Agenzia del Mediterraneo, Unione dei comuni Valle degli Iblei, ed anche Cia, Confragricoltura, Cna, Sce, Apocatania e Passwork.

«Concordiamo pienamente – ha dichiarato il sindaco di Pachino – e senza alcun minimo pregiudizio sull’importanza di istituire il Parco, quanto meno per la consapevolezza delle forti valenze culturali, ambientali, economiche e sociali che esso può esercitare nel nostro territorio. Ma ad oggi, non siamo stati messi nelle condizioni di poter esprimere alcuna precisa e puntuale osservazione sulla proposta, anche in termini di contributo che possa provenire dal territorio».

Così, sindaci, presidenti e rappresentanti hanno scritto al presidente del Libero consorzio di Siracusa, Giovanni Arnone, esprimendo il loro dissenso ma presentando anche delle proposte concrete.

«Realizzare insieme un percorso istitutivo del Parco Nazionale degli Iblei che risulti credibile e fortemente partecipato – ha continuato Roberto Bruno –, dunque occorre coinvolgere tutti i rappresentanti del territorio allo scopo di addivenire alla più ampia e piena condivisione di un documento di indirizzo relativo all’analisi territoriale dell’area da destinare a protezione, ad una nuova perimetrazione provvisoria, all’ individuazione degli obiettivi da perseguire e alla valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta sul territorio dell’istituendo Parco Nazionale degli Iblei».

 

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