Si è conclusa la prima parte del percorso legato alla candidatura di Siracusa a “Capitale Italiana di Cultura 2024”. Il dossier adesso è in stampa per essere presentato martedì 19 Ottobre al Ministero per i Beni e le Attività culturali.“Un lavoro complesso, affascinante e prezioso al di là dell’esito della competizione”: lo dichiara l’assessore alla Cultura, Fabio Granata che ricorda come “ al desk allestito all’ingresso di Palazzo Vermexio sono sfilati tantissimi rappresentanti istituzionali, delle associazioni ed anche comuni cittadini. Centinaia e centinaia di pagine presentate e discusseper l’obiettivo comune: poter raccontare al meglio la Città alla Commissione ministeriale che dovrà decidere la prima selezione delle città finaliste”.Al dossier saranno allegati i ritratti di 12 personaggi che hanno rappresentato tappe fondamentali nella stratificazione storica di Siracusa, accompagnati da brevi note elaborate da personaggi della cultura nazionale e cittadina: da Lorenzo Braccesi a Giuseppe Voza, da Franco Cardini a Monica Centanni, da Antonio Calbi a Enzo Papa, da Lucia Trigilia aCettina Pipitone Voza, da Annalisa Stancanelli a Roberto Fai, da Patrizia Maiorca a Pucci Piccione. I personaggi raccontati sono Archia, Eschilo, Platone, Archimede, Santa Lucia, Caravaggio, Federico II, Isabella di Castiglia, Paolo Orsi, Tommaso Gargallo, Elio Vittorini fino a Enzo Maiorca.Aggiunge Granata: “Ringrazio i funzionari dell’assessorato alla Cultura e dell’ufficio di Gabinetto del Sindaco che, in collaborazione con le esperte di Federculture e Civita, hanno portato avanti un lavoro minuzioso, sapiente e complesso, rendendo possibile, attraverso il prezioso “materiale” raccolto, la stesura del Dossier che presenteremo al Ministero. Le sue linee guida e il bellissimo logo ufficiale saranno presentati al Comitato e all’intera Città nelle settimane successive. Puntiamo intanto a entrare tra le città finaliste ma consapevoli che, comunque vada, si tratta di un lavoro prezioso per la città, sia per il sontuoso parco progetti che ne è derivato, sia per il metodo di ascolto e condivisione che ha generato un inedito clima di collaborazione attiva tra Istituzioni, associazioni e cittadini: per una volta, oltre le differenze, abbiamo generato coesione e condivisione. Elementi di cui la nostra Siracusa ha gran bisogno e che rappresentano per la stessa un’imponente “infrastruttura” immateriale”.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Il 16 e 17 ottobre tornano le Giornate FAI d’autunno Siracusa. Beni culturali, al via la riqualificazione energetica