Iniziata a Rosolini la lotta al degrado. Lo ha predisposto il sindaco Giovanni Spadola con una recente ordinanza, la n° 22. In breve: “O i cittadini proprietari di immobili che vertono in uno stato di abbandono provvedono alla loro manutenzione entro la fine dell’anno o, a partire da gennaio saranno sanzioni”. Sono molti, infatti, gli immobili privati, sia nel centro storico che nel resto dell’abitato del territorio comunale, che versano in stato di grave abbandono e ledono, quindi, l’immagine del decoro e la percezione della sicurezza urbana. Caso eclatante, ad esempio, quello di un albero di fico ormai cresciuto a dismisura, ben incastonato tra i muri di una casetta abbandonata di Via Bellini e che, ieri, è stato rimosso per ordine del sindaco dall’Associazione Città Verde. “I vecchi amministratori – dice ironicamente il sindaco- aspettavano di poter raccogliere i fichi?” “Per chi vive fuori – dice il Sindaco – consigliamo di mettersi in contatto con ditte locali per effettuare i lavori in loco e pagare tramite bonifico”. L’ordinanza, quindi, non esenta nessuno dal rispettarla. Ecco cosa dovranno fare tutti i privati del territorio entro il 31 dicembre. I soggetti proprietari o titolari di diritti reali di godimento, ai conduttori di immobili a qualsiasi destinazione urbanistica adibiti, posti nell’ambito dei centri abitati del Comune di Rosolini dovranno: provvedere all’estirpamento dell’erba lungo tutto il fronte delle proprie case, lungo i relativi muri di cinta, fino alla linea esterna del marciapiede o per lo spazio di almeno un metrotenere ordinate e pulite le aree private, garantendo tagli periodici della vegetazione, al fine di evitare rifugio ad animali che siano potenziali veicoli di malattie o comunque inconvenienti igienico sanitari, ed anche ilpossibile rischio di propagazione di incendi;garantire un’adeguata e sicura chiusura degli immobili inutilizzati, pulire le saracinesche e le soglie, togliere i rifiuti accumulatisi o gettati attraverso gli interstizi dei serramenti all’interno dell’immobile e pulire glispazi rientranti rispetto alla proiezione lineare della facciata prospiciente la pubblica via;procedere alla pulizia e manutenzione di immobili disabitati, cantieri edili, opifici e l’adozione ed installazione di specifici accorgimenti tecnici quali griglie, reti od altri dispositivi idonei tesi ad evitare la penetrazione diroditori, volatili e di animali in genere;predisporre il rifacimento delle facciate degli edifici, o delle parti deteriorate di essi e dei relativi balconi, il cui degrado arrechi pregiudizio all’incolumità delle persone per il rischio attuale di cedimenti di parti di esse;provvedere alla sostituzione degli infissi danneggiati prospicienti la pubblica via o luoghi di transito e sosta di pedoni e mezzi, nonché all’eliminazione staffe tasselli, che per le loro caratteristiche intrinseche,sporgenza, ed altezza possano arrecare pericolo alla pubblica incolumità;sostituire e/o eliminare i pluviali, le tubature o altri elementi esterni danneggiati prospicienti la pubblica via che possano arrecare pericolo all’incolumità pubblica ed alla sicurezza urbana;eliminare o coprire adeguatamente, la presenza di cavi, sistemi, centraline, nicchie con contatori correlati alla rete idrica, elettrica, telefonica e gas metano dismessi e/o non conformi alle norme di sicurezza di cui alla legislazione vigente.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Elettrodotto sui pantani di Gelsari e Lentini, Scerra (M5S): “Scongiurare danno ambientale” Siracusa, il lungomare di Ortigia cade a pezzi