“Oltre 200 miliardi di euro per il Sud e numerosi investimenti anche per la provincia di Siracusa. Questa è la verità sui fondi previsti per il Mezzogiorno”. A dichiararlo è il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, che vuole fare chiarezza una volta per tutte su quelle che saranno le macro aree in cui verranno impiegate le somme, elencando nello specifico anche quali saranno gli interventi previsti nella provincia aretusea.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, come più volte rimarcato dall’esponente pentastellato ha come obiettivo quello di essere il motore della rinascita e la spinta per la ripartenza dell’economia del Mezzogiorno e di tutto il Paese.

“Dopo le polemiche di queste settimane e la protesta di tanti sindaci – spiega Scerra -, è bene fare un po’ di chiarezza sulle cifre. Nella stesura finale del Pnrr ci sarà una percentuale di somme destinate al Mezzogiorno pari al 40 % contro un 34 % di soglia proporzionale alla popolazione. Siamo arrivati a questa cifra – ancora il vice presidente del gruppo parlamentare alla Camera – con una serie di pareri vincolanti votati nelle varie commissioni e nella Commissione Bilancio”. In Commissione Politiche UE alla Camera, cui Scerra è componente, il Movimento 5 Stelle ha esplicitamente scritto che le somme destinate al Sud dovevano essere nettamente superiori al 34% per ridurre i divari territoriali. “Il Governo – commenta il parlamentare – ha accolto la nostra richiesta”.

Infatti le 6 missioni del Pnrr, con le rispettive percentuali destinate al Sud, sono le seguenti: per quanto riguarda digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura il 36,1% dell’impegno di spesa per il settore verrà rivolto al Meridione; riguardo a  rivoluzione verde e transizione ecologica il 34,0%; Per Infrastrutture e mobilità sostenibile il 53,2%; per istruzione e ricerca il 45,7%; per inclusione e coesione il 39,4%, infine per quanto riguarda il comparto della salute il 34,0%.

“Si poteva fare di più? Probabilmente si – afferma Scerra -, ma si noterà che nelle missioni in cui il Sud vive un maggiore gap rispetto al Nord, la percentuale aumenta, in particolare nel campo delle infrastrutture (53,2%), istruzione e ricerca (45,7 %), inclusione e coesione (39,4 %). D’altronde, le percentuali circolate nelle scorse settimane e che attribuivano al Sud quote del Recovey maggiori del 65% non sono mai state sul tavolo e avrebbero snaturato gli obiettivi principali dello strumento. La transizione ecologica per esempio, con quelle percentuali cosi alte, si sarebbe incentivata in pratica solamente al Sud, mentre al Nord in cui si ha una elevata concentrazione industriale, non si sarebbe disposto delle risorse sufficienti per puntare alla riduzione di emissioni del 55% entro il 2030 rispetto al 1990. Ciò avrebbe significato un Sud verde e un Nord che continua ad inquinare, a differenza di quanto previsto dal Piano”.

Ma i Fondi per il Sud non sono solo quelli contenuti nel Pnrr. Infatti più del 64% del React-Eu, vale a dire 8,4 miliardi saranno stanziati per il Mezzogiorno. A questi si aggiungono 58 miliardi del nuovo ciclo Fondo di sviluppo e coesione (FSC) 2021-2027, “che dovrà essere impiegato – spiega il parlamentare del M5S – in linea con le politiche settoriali di investimento e di riforma previste nel Pnrr, secondo un principio di complementarietà e di addizionalità delle risorse. E ancora sono previsti altri 54 miliardi del Nuovo ciclo Fondi strutturali europei 2021-2027. Ci sono, inoltre, circa 15 miliardi non territorializzati, vale a dire azioni di sistema quali, ad esempio, interventi di digitalizzazione, cyber security, Itc, che hanno ricadute su tutto il territorio italiano specie al Sud”.

Ultimo, ma non per importanza, il tema del vincolo di destinazione territoriale dei bandi di gara del Recovery Plan, che saranno elaborati dai singoli ministeri e attraverso i quali le risorse per il Sud potrebbero aumentare ulteriormente.

“Per quanto riguarda la Provincia di Siracusa – dice ancora -, ci sono investimenti importanti inseriti nel Piano Nazionale sui quali tutta la rappresentanza parlamentare ha lavorato con il massimo dell’impegno: mi riferisco al collegamento ferroviario interno al Porto di Augusta, il bypass ferroviario che eliminerà ad Augusta il passaggio a livello di via Lavaggi, per un impegno complessivo di circa 140 milioni. Inoltre l’ottima notizia del finanziamento per intero (circa 26 Milioni) del terzo ponte per Augusta che abbiamo fatto rientrare nel piano di potenziamento e sviluppo collegato alle Zes. Zone economiche speciali per le quali mi sono battuto sin dall’inizio perchè ho la convinzione che possano essere un vero e proprio volano di sviluppo. Ho dato ad agosto 2019 il mio contributo per incrementare l’area attorno al Porto Core di Augusta e adesso sto lavorando al fianco del Sottosegretario al Sud, Dalila Nesci per rafforzarle e renderle ulteriormente  attrattive. E a Siracusa – assicura – arriveranno altri fondi inseriti nei vari progetti. Quello degli investimenti al Sud – conclude Scerra- è uno dei temi che come M5S abbiamo più a cuore. Non è un mero discorso di appartenenza territoriale: siamo davvero convinti che se miglioriamo le condizioni nelle Regioni meridionali ne possa beneficiare tutto il Paese.”

Siracusa, 11 maggio 2021

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