Sta diventando sempre più critica la situazione dei lavoratori Fortè. Da ieri si è sparsa la voce circa dei favoritismi verso alcuni lavoratori che hanno ricevuto un acconto sulle spettanze pregresse e sulla quattordicesima, discriminando di fatto tutto il resto dei lavoratori. Addirittura pare che in alcuni punti vendita della sicilia occidentale, siano stati autorizzati i lavoratori a prendersi l’incasso delle giornate. “ Storie inaccettabili, una proprietà assente e livelli di esasperazione portati al limite. Incredibile pensare che pure in una situazione del genere l’azienda adotti due pesi e due misure. Da oggi ricominceremo lo sciopero ad oltranza dei punti vendita di Siracusa, Noto, Pachino e Canicattini Bagni. Come Filcams CGIL Siracusa temiamo che la vertenza potrebbe avere anche ripercussioni di ordine pubblico e ci riserviamo qualsiasi iniziativa volta alla tutela dei lavoratori. Non si può accettare che nel 2020 pezzo dell’imprenditoria siciliana del settore sia in mano ancora a simili affamatori seriali. Non servono elemosine, serve un piano serio di rientro delle spettanze che ammontano ad oltre sei mensilità, in alternativa, i nostri iscritti non sono più disposti a lavorare gratis. Se ancora un barlume di direzione aziendale esiste, pretendiamo di essere convocati immediatamente dopo l’udienza al tribunale di Catania di giorno 7 e che questa riunione venga svolta presso gli organi di competenza, anche al fine di contrastare ulteriori comportamenti poco chiari della proprietà. Le Prefetture di competenza si occupino seriamente del problema sociale che questa azienda ha creato negli ultimi mesi e la politica regionale non si senta estranea alla vicenda.” Questa la dura dichiarazione della Filcams Cgil Siracusa con il suo segretario generale Alessandro Vasquez e i rappresentanti dei lavoratori Sergio Tuccitto e Alessandro Bologna. Tempi bui, insomma, per il settore e per le 20 famiglie siracusane coinvolte nella vertenza.

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