Siracusa, l'addio a Benny e Loris con fuochi d'artificio e palloncini in cielo

Non c’è posto per tutti nella chiesa di San Metodio per dare l’ultimo addio a Benny e Loris. Due giovani vite spezzate dal tragico incidente di sabato mattina a Siracusa, sotto gli archi di Forte San Giacomo, in Ortigia. Un’ora prima del rito funebre, celebrato da
don Massimo Di Natale, i banchi della chiesa sono tutti occupati. Le bare allineate sotto l’altare, in prima fila i genitori dei due ragazzi. Sono straziati dal dolore, non hanno più lacrime da versare per una tragedia immane. Fuori dalla chiesa si radunano quasi un migliaio di persone. La maggior parte amici di Benny e di Loris che aspettano l’uscita delle bare per salutarli a modo loro. Fuochi pirotecnici, palloncini che si alzano in cielo ed il volo delle colombe. Anche Francesco Italia, già sindaco di Siracusa, ha voluto portare la sua solidarietà a due famiglie distrutte. Don Massimo durante l’omelia spende parole di conforto per i familiari dei giovani, ma nello stesso tempo è severo nei confronti di quei ragazzi che vivono al di sopra delle righe.
“È giusto che mamma e papà – ha detto il sacerdote – tutta la notte stiano in pensiero? Serve a qualcosa? È giusto offendere i genitori perché considerati retrogradi? Questa sera, dopo questo funerale, riprenderete a correre con l’auto? È il caso di stare fuori tutta la notte per divertirsi? E non voglio andare oltre per non urtare la sensibilità di qualcuno” ha detto il sacerdote, rivolgendosi ai tanti ragazzi che indossano le t-shirt con impressi i volti di Benny e Loris . Il prete va avanti e dice: “Ragazzi, domandatevi che senso date alla vita. Domandatevi se siete felici. Oggi Gesù ha chiamato a sé Loris e Benny. Combattete il divertimento vuoto e insignificante. Seguite gli insegnamenti dei vostri genitori. Celebrare la vita sempre. Solo così renderemo Loris e Benny presenti. A denti stretti, diciamo che non saranno morti invano. Erano cinque amici, erano insieme”. E poi rivolgendosi agli amministratori ha lanciato un appello: “A chi ha i mezzi per rendere le strade sicure chiedo impegno maggiore”.
Poi le due bare lasciano la chiesa portate a spalla. C’è l’applauso commosso dei mille del funerale per l’ultimo viaggio verso il camposanto.
Sul fronte delle indagini la Procura di Siracusa ha iscritto nel registro degli indagati A.G., il giovane alla guida dell’auto, che forse per un’imprudenza ha provocato la morte di Benny Di Maria e Loris Fazzina. E’ c’è anche J.M., 17 anni, che a Palermo sta lottando tra la vita e la morte.

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