Con una mozione, appena presentata, il deputato Stefano Zito chiede al Governo Regionale di impegnarsi a reperire i finanziamenti necessari per i lavori del punto nascita dell’ospedale Umberto 1° di Siracusa. “Qualche anno fa mi ero battuto per far arrivare il finanziamento per la ristrutturazione e l’adeguamento del Reparto per un numero complessivo di 28 PL e la realizzazione del nuovo Blocco Operatorio – Travaglio Parto. Ad oggi l’ASP 8 ha investito circa 820.000 euro per la ristrutturazione del reparto ma ciò ha consentito di realizzare solo una parte del progetto complessivo in quanto restano esclusi i lavori per il completamento del reparto e per il rifacimento del blocco operatorio-travaglio parto”, spiega il deputato siracusano.“Nelle more della costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, anche al fine di rispondere in modo più adeguato alle esigenze delle donne partorienti e valorizzare il prezioso lavoro dei medici e degli operatori sanitari del reparto di ginecologia e ostetricia, è fondamentale assicurare gli opportuni adeguamenti della sala operatoria del reparto di Ostetricia del P.O. Umberto1°, a lungo caratterizzato dall’esiguità degli spazi allo stesso destinati”.A tal fine Stefano Zito chiede all’Assessore Razza di: “Ripristinare immediatamente l’originario finanziamento, pari a 2.000.000 €, per il punto nascita del P.O. Umberto 1° di Siracusa, nel rispetto dell’impegno assunto dalla Regione stessa in sede di negoziazione e assegnazione delle risorse finanziarie del Fondo Sanitario Regionale dell’anno 2015”, conclude Stefano Zito.Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Sicilia in “Azione”, il partito di Calenda si struttura nell’Isola: co-coordinatore regionale il sindaco di Siracusa, Francesco Italia Avola. Mensa scolastica, Nuccio Inturri e Nino Amato (Italia Viva): “Perché non si attiva il servizio?”. La risposta del Comune