“Il 21 dicembre l’XI istituto comprensivo “Archia” di Siracusa avrebbe dovuto far esibire i bambini della primaria, e subito dopo quelli delle medie, dalle 18 alle 20 al Teatro comunale cittadino, con il saggio di Natale. Il ““sarebbe arrivato direttamente dal sindaco al dirigente scolastico, ma sempre il primo cittadino nei giorni scorsi ha fatto dietrofront: il teatro comunale non si può utilizzare perché non agibile. Lo sarà da gennaio. E oggi, durante le feste di Santa Lucia, il primo anno dopo l’emergenza Covid, a Siracusa non esiste una stagione teatrale, non esiste neanche un cartellone natalizio e non si riesce a garantire neanche un pomeriggio per i bambini”. Carlo Auteri, primo dei non eletti all’Ars, in attesa di subentrare a Luca Cannata in quota Fratelli d’Italia, torna a parlare del teatro Massimo di Siracusa.
“E così rimane un teatro chiuso – aggiunge – dopo anni in cui si poteva programmare per bene. Continuo a chiedermi come sia possibile gestire il teatro comunale di Siracusa in questo modo e perché l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, non si sia ancora dimesso dopo una sindacatura così fallimentare”.

L’associazione “Teatro della città” ha infatti ricevuto in affidamento la gestione con passaggio formale a settembre 2021 per una durata di 5 anni, ma ancora non ha avviato alcuna operazione.

“La gestione di questa struttura è stata concepita male e difficilmente porterà utili all’azienda, a meno di abbonamenti troppo costosi – insiste Auteri, imprenditore del settore teatrale -. Il privato deve corrispondere 80 mila euro l’anno al Comune, ha già pagato una prima tranche? E perché non ci sono notizie sui programmi dell’amministrazione comunale, peraltro non in grado di garantire nemmeno due ore di esibizioni scolastiche ai bambini? Immagino vogliano aspettare aprile o maggio per annunciare qualcosa di strabiliante, magari in piena campagna elettorale”.

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