L'opera del Caravaggio è in pericolo": a Siracusa è polemica tra critici e  Soprintendenza - Giornale di Sicilia

La tela del Caravaggio “torni a Siracusa come stabilito dalle autorizzazioni concesse a Vittorio Sgarbi”. Lo chiede Italia Nostra, puntando il dito contro i “potenti interessi che non hanno potuto impedire che il quadro partisse per Rovereto, nonostante i pareri contrari della curia e dell’amministrazione”. Quanto “sbandierato” dal presidente del Mart, aggiunge l’associazione, “è assolutamente falso: il Covid non impedisce in alcun modo la circolazione delle merci e l’argomento propugnato, secondo il quale il male sarebbe riportarlo a Siracusa, mentre il bene sarebbe lasciarlo al Mart è talmente ridicolo e offensivo che non c’è bisogno di alcun commento.
A fronte del “tentativo” del prolungamento del prestito, “al solo fine di rimpinguare le casse del museo, per concludere l’impresa commerciale e salvare la faccia dal fallimento d’immagine per il naufragio dell’operazione predatoria”, Vera Greco, ex direttore della Galleria di Palazzo Bellomo, e Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia, chiedono che i rappresentanti istituzionali – e cioè il sindaco, l’assessore alla Cultura, la Giunta comunale, la Soprintendenza, e la Curia – prendano una posizione forte. Non c’è alcuna mostra e, quindi, nessuna ragione per cui il quadro debba rimanere confinato, in conseguenza di un ulteriore sgarbo alla città di Siracusa, costituito dalla ingiustificata e ingiustificabile proroga di un prestito che non avrebbe dovuto mai essere concesso”.

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