Agenti della Polizia di Stato, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, hanno arrestato un uomo (classe 1983 siracusano) per lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia.

In particolare, alle ore 13.55 di ieri, giungeva al numero unico per le emergenze ( 112 NUE) una segnalazione di violenta lite in famiglia da parte della vittima. Gli Agenti, prontamente intervenuti, trovavano la segnalante in evidente stato confusionale, con il volto tumefatto e con ecchimosi diffuse nelle gambe e nelle braccia, che li attendeva in strada.

La donna riferiva di essere stata aggredita con calci e pugni e colpita con un’asta in ferro alla testa dal proprio convivente, il quale, in stato di ubriachezza, era ancora presente nell’abitazione.

Gli operatori di Polizia, dopo aver affidato la donna alle cure dei sanitari del 118, entravano a casa della stessa che si presentava in evidente disordine, danneggiata e con numerosissime macchie di sangue sulle pareti, su di un tavolo, sul pavimento e sui sanitari del bagno.

Da quanto appreso dalla vittima si è appurato che l’uomo, a seguito della violenta lite avvenuta la sera precedente, aveva trascorso la notte fuori casa e, rincasando alle ore 13 del giorno successivo, iniziava a picchiare la propria convivente con calci e pugni, la afferrava per i capelli e le sbatteva il volto sul pavimento e  successivamente, utilizzando un bastone da tenda in metallo, la colpiva più volte.

L’uomo, la cui condotta violenta era reiterata nel tempo, veniva accompagnato negli uffici di Polizia e, dopo le incombenze di rito, portato nel carcere di Cavadonna.

Si coglie l’occasione per ricordare a tutte le vittime di violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica, che la Polizia di Stato è da tempo in prima linea per prevenire e contrastare tali atti di prevaricazione. Da alcuni anni, infatti, la Polizia, avvalendosi della collaborazione dei centri antiviolenza e del Codice Rosa presente in tutti i pronto soccorso del territorio, riesce ad assicurare alle vittime di violenza la necessaria protezione, l’accoglienza e il sostegno indispensabili per uscire dalla condizione di soggezione ed isolamento che caratterizzano questo genere odioso e subdolo di violenza. Nell’ottica di fornire un ulteriore impulso ed efficacia all’azione di prevenzione e di contrasto a tale fenomeno, la Polizia di Stato ha attuato il progetto “Questo non è amore” con l’utilizzo di postazioni mobili (camper) collocati nelle piazze e nelle vie della città.L’iniziativa, oltre ad avere una valenza informativa, è volta a favorire l’emersione del fenomeno favorendo un contatto diretto con le potenziali vittime e offrendo loro il supporto di una equipe multidisciplinare composta da operatori specializzati presente all’interno del camper.

 

Nel primo pomeriggio di ieri, inoltre, gli agenti hanno arrestato Giummo Francesco (classe 1983), avolese, per i reati di rapina e lesioni nei confronti di una donna (classe 1945).

Lo stesso, alle ore 12.45 di ieri,  a bordo di uno scooter, si avvicinava all’anziana vittima strappandole la borsa e facendola rovinare a terra, trascinandola per qualche metro e dandosi, successivamente, a precipitosa fuga.

Gli Agenti, allertati dalla sala operativa chiamata dal genero della vittima, che aveva assistito ai fatti, continuavano l’inseguimento del malvivente che, vistosi braccato, perdeva il controllo dello scooter cadendo a terra.

Pertanto gli Agenti riuscivano a bloccare il Giummo, a trarlo in arresto e a restituire la borsa alla vittima.

Nella circostanza, l’uomo è stato, altresì, denunciato per possesso di coltello e ricettazione di una macchina fotografica, rinvenuti a seguito di perquisizione, e segnalato alla competente Autorità Amministrativa per possesso di modica quantità di hashish.

Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stata accompagnato a Cavadonna.

 

Infine, alle ore 23.45 di ieri, gli Agenti delle Volanti sono intervenuti in via Isonzo per l’incendio della saracinesca di un esercizio commerciale.

Indagini in corso.

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