Un uomo di 46 anni, Marcello Santitto, ed una donna di 37 Grazia Simona Nicolosi, entrambi catanesi ed
entrambi pregiudicati per una serie di furti commessi nei supermercati sia della provincia etnea che di
quella aretusea, sono stati colti in flagranza ed arrestati dai Carabinieri della Stazione di Siracusa Ortigia,
coadiuvati dai colleghi della Stazione di Priolo Gargallo.
I due soggetti mentre si trovavano all’interno di un supermercato di via Elorina, sono stati inquadrati dalle
telecamere di sicurezza intenti ad asportare varia merce. I Carabinieri, avvisati subito, giunti sul posto si
sono posti all’inseguimento dei due malviventi che, nel frattempo, avevano guadagnato l’uscita nel
parcheggio ed erano riusciti a fuggire a bordo della loro macchina.
La predisposizione di un posto di blocco, tra le due Stazioni Carabinieri che hanno operato, ha consentito
infine di bloccare la loro corsa e trarre entrambi in arresto.
A quel punto la perquisizione del veicolo dei fuggiaschi ha lasciato sorpresi i militari in quanto nel
bagagliaio dell’auto sono stati rinvenuti assieme alla merce appena trafugata anche altri prodotti che, a
seguito di accertamenti ed acquisizione di ulteriori immagini di video sorveglianza, sono risultati provento
di un furto perpetrato poco prima in un altro supermercato della città.
L’autista del veicolo lanciato nella fuga a tutta velocità è stato anche denunciato per guida senza patente in
quanto già ritirata ed il veicolo conseguentemente sottoposto a sequestro.
Gli arrestati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari nelle loro rispettive abitazioni, ma non
prima di essere anche sanzionati per la violazione delle norme per il contenimento della pandemia, in
quanto giova sempre ricordare che lasciare il comune di residenza per commettere furti non rappresenta
causa di giustificabilità da inserire nell’autocertificazione.
I due arrestati, dopo l’udienza di convalida, sono stati confermati gli arresti domiciliari.
Per quanto concerne la restituzione della refurtiva si è avuto un piccolo colpo di scena, il maltolto,
costituito da alcolici, confezioni di carne, prodotti cosmetici e persino dei piccoli elettrodomestici, che per
politiche aziendali dei rispettivi punti vendita non poteva essere accettata in restituzione, è stato donato
all’Istituto Caritas della Chiesa di San Paolo, rappresentato da padre Rosario Lo Bello.

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