Blindare la Sicilia per limitare i contagi da coronavirus. Questa la richiesta che l’ex consigliere comunale ed ex assessore del Comune di Siracusa, Dario Tota, inoltra al sindaco Francesco Italia e alla sua Giunta: “intervengo da cittadino, non ho alcun ruolo politico ma ciò che vedo intorno a me non è confortante – dice – e per questo invito l’amministrazione comunale a richiedere al presidente Musumeci di “blindare” la Sicilia: stop sbarchi nelle nostre coste, stop ingressi nella nostra regione se non per comprovate esigenze di lavoro e/o di salute e/o familiari”. Tota intende sfruttare il vantaggio di essere un’isola e invoglia, oltre alla chiusura, ad applicare la strategia delle “tre T”: Testare più persone possibile con i tamponi (e test sierologici); Tracciare i contatti e isolarli dalla comunità; Trattare i malati con l’assistenza ospedaliera o domiciliare coordinata. “Possiamo contenere il virus e bloccarlo – aggiunge – e soprattutto vivere una vita normale all’interno della nostra regione con relative riaperture di tutte le attività. Ha fatto bene Zaia in Veneto a fare scelte che tutelassero la salute dei veneti. Se davvero vogliamo sconfiggere il covid dobbiamo essere un passo avanti e la cura più efficace che abbiamo è blindare la Sicilia per non fermare l’economia siciliana e scongiurare nuovi lockdown”. L’idea è quindi di trasformare il territorio in base alle esigenze dettate dall’emergenza Covid-19 e pensare al fabbisogno dei siracusani e dei siciliani. “Non possiamo permettere che le città siciliane si trasformino in scatole vuote prive di socialità – prosegue l’ex assessore – Dobbiamo riscoprire la nostra identità e il nostro senso d’appartenenza alla nostra isola altrimenti non ci sarà rimedio alla crisi economica che verrà. Invito il nostro sindaco ad andare direttamente a Palermo e alzare la voce e a sbattere i pugni pur di convincere il Governo regionale; una condotta del primo cittadino che porti i siracusani a riscoprire l’orgoglio di essere aretusei e Siracusa torni a essere una vera “comunità” unita nell’affrontare questa emergenza. Noi siracusani resistiamo da mesi, come tutti, ma la resistenza non può essere infinita e bisogna fare qualcosa di concreto ora e subito anche a costo di “alzare mura” intorno a Siracusa per proteggerne la salute e far vivere in città un clima di serenità”. I mesi invernali metteranno a dura prova il sistema sanitario locale e medici, infermieri e operatori sanitari, che hanno dato e stanno già dando il massimo per dare assistenza non solo ai siracusani ma anche a coloro che giungono dalla provincia. “Non possiamo chiedere miracoli – conclude Tota – semmai li possiamo ringraziare per la sensibilità e per la professionalità che giornalmente dimostrano nonostante tutto. Altresì, non possiamo più tollerare che gruppi di extracomunitari non rispettino quelle regole che invece i siracusani rispettano, né possiamo più tollerare condotte che sfociano anche in questa fase emergenziale nella mancanza di rispetto nei confronti della comunità siracusana che li ha accolti. Se è vero che il timone di questa barca che naviga nel mare in tempesta è del sindaco, i nostri parlamentari locali non possono abbandonare la nave lasciandolo solo. I vari Zito, Ficara, Scerra più di altri devono dimostrare il loro impegno per il territorio essendo il Movimento 5 Stelle la forza più importante dell’attuale Governo Conte. Non possono pensare che lasciando, da solo, il sindaco in trincea loro non abbiano responsabilità o non debbano dare spiegazioni ai siracusani sulla gestione dell’emergenza”. Condividi:Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Navigazione articoli Nuovo DPCM: Conte annuncia le misure in arrivo: non ci sarà un nuovo lockdown nazionale SIRACUSA. DEPOSTA UNA CORONA DI ALLORO DINANZI LA STELE DEI CADUTI DELLA POLIZIA DI STATO IN QUESTURA