Alla fine hanno dovuto farlo. Nelle bollette dell’acqua attualmente in distribuzione, i siracusani leggeranno queste brevi ma significative righe: «l’acqua distribuita dal civico acquedotto può essere utilizzata per tutti gli usi alimentari e di cucina ma, a causa delle elevate concentrazioni di cloruro di sodio, esiste una controindicazione relativa per i cardiopatici e gli ipertesi e per tutti i soggetti a patologie soggette a restrizioni del regime dietetico del sale».

Così si esprime in comunicato il Meetup Siracusa
MoVimento 5 Stelle: ” Una vittoria per la trasparenza e per il diritto dei cittadini che pagano, ad essere informati. ”

Esattamente un anno fa il MeetUp Siracusa ed il portavoce del Movimento 5 Stelle all’ARS Stefano Zito hanno ricostruito l’ingarbugliata vicenda che riguarda la qualità dell’acqua a Siracusa. Una storia che è iniziata nei primi anni ’90 con l’allora Sindaco democristiano, Francesco Cirillo che emanava, con ordinanza 92250 «le direttive per conseguire il rientro nei limiti di legge dei parametri Sodio e Cloruri» e che, puntualmente, è proseguita attraverso deroghe, investimenti falliti, crack societari e poca trasparenza. A farne le spese, come sempre, i cittadini siracusani.

Oggi, finalmente, la cittadinanza verrà informata sui rischi per la salute che potrebbero derivare dal consumo dell’acqua che scorre nelle condotte siracusane. Purtuttavia, per arrivare a tale risultato, ci sono voluti diversi articoli, interrogazioni parlamentari, richieste di audizione in commissione, interventi in aula e pure un servizio di Striscia La Notizia.

Si è consapevoli che si tratta di una goccia nel mare, ma è pur sempre un inizio, ora bisognerebbe dare il via agli investimenti per mettere la parola fine alle tante criticità che si riscontrano nella rete e negli impianti che la città lamenta da diversi anni. Sarebbero necessari: nuovo campo pozzi, mitigazione impatto ambientale sul porto grande, eliminazione tubazioni eternit, estensione reti acqua/fogna nelle zone ancora sprovviste, etc.

Purtroppo, il nuovo bando del Comune prevede la gestione, da parte del vincitore, per un solo anno: si spera, quindi, che non venga fatto l’ennesimo regalo ai privati e che a farne le spese non siano, come al solito, i cittadini siracusani.

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