Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana (Cga) ha respinto il ricorso della società Elemata, proprietaria di un’area, ricavata nella zona della Pillirina a Siracusa. In quella porzione di terra, l’azienda avrebbe voluto realizzare un resort di lusso ma il piano fu bloccato, dopo che la Regione istituì il piano paesaggistico con il vincolo di inedificabilità.

Il parere dei giudici

Il Cga ha accolto la tesi dei giudici di primo grado, per cui le “scelte programmatorie dell’Amministrazione istituzionalmente attributaria della competenza in proposito (la Regione ndr)” sono sindacabili “innanzi al giudice solo nel caso in cui sia inficiata da errori di fatto, travisamenti o abnormi illogicità o contraddittorietà e che, in base a quanto può evincersi dalla documentazione in atti, il Piano non presenta assunti di fatto palesemente erronei o eclatanti illogicità”.

Per cui, secondo i giudici del Consiglio di giustizia amministrativa, “I motivi dedotti a sostegno dell’appello non sono fondati e lo stesso deve essere respinto” si legge nella sentenza.

Gli ambientalisti, adesso, chiedono alla Regione l’istituzione della Riserva terrestre alla Pillirina, dopo che il Cga ha respinto il ricorso della società Elemata, promotrice di un progetto per la costruzione di un resort alla Pillirina. A chiederlo sono Giuseppe Patti, ex presidente del Wwf Siracusa e Carlo Gradenigo, presidente del movimento politico Lealtà&Condivisione ed ex assessore comunale della giunta Italia.

“Istituire la riserva terrestre”

“Questo risultato ha un importanza rilevante nella prosecuzione dell’istituzione della Riserva terreste specchio dell’Area Marina Protetta. È un assist alla deputazione regionale siracusana, naturalmente quella che ci crede, nel compulsare il presidente Schifani, affinché si completi l’iter per rendere fruibili e in sicurezza questi meravigliosi luoghi del cuore” spiega Patti, tra i promotori, nel 2010, come presidente del Wwf Siracusa, del processo che ha poi portato all’istituzione del vincolo paesaggistico, capace, con il pronunciamento del Cga, di mettere una pietra tombale alla costruzione di un resort.

“Respinto nuovo tentativo della società”

“Dal 2011 sono stati innumerevoli i ricorsi della società Elemata Maddalena contro il piano Paesaggistico. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha respinto l’ennesimo tentativo di espugnare uno strumento che ha di fatto impedito lo scempio di un luogo la cui valenza identitaria è universalmente riconosciuta” ha detto Gradenigo.

“Speriamo che tutto ciò possa essere d’impulso per la definitiva Istituzione e valorizzazione della Riserva Terrestre Capo Murro di Porco e Penisola Maddalena” conclude Gradenigo.

L’altro scontro per la Pillirina

C’è un altro terreno di scontro legale sulla Pillirina tra la stessa società, gli ambientalisti ed il Comune di Siracusa. L’azienda privata, infatti, intende costruire un residence, sempre alla Pillirina, sui ruderi di una batteria militare risalente alla Seconda Guerra mondiale. Il Tar di Catania, però, ha respinto i ricorsi di Legambiente e Natura sicula che hanno annunciato di voler ricorrere in Appello, per cui il Cga si dovrà esprimere ancora una volta. L’istituzione della Riserva avrebbe lo scopo di congelare il progetto del privato.

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